A settembre circa 8 milioni di bambini e adolescenti hanno fatto ritorno sui banchi di scuola. Un ritorno che, anche quest'anno, è segnato da una vera e propria guerra in corso da tempo, quella contro la propaganda gender e la carriera alias che attentano all'educazione dei nostri figli!
Per questo Pro Vita & Famiglia Onlus ha deciso di avviare una grande campagna nazionale per chiedere al prossimo Ministro dell'Istruzione di bloccare la "carriera alias" e qualsiasi attività gender nelle scuole. La campagna propone dunque una petizione popolare per chiedere proprio la nomina di una persona che, in quanto Ministro dell'Istruzione, sia apertamente contrario alle teorie gender e a favore della libertà educativa. In più siamo presenti su tutto il territorio nazionale con una serie di affissioni per sensibilizzare l'opionione pubblica; una serie di webinar informativi per i genitori e la pubblicazione di un sondaggio - condotto con Noto Sondaggi - che svela come la maggioranza degli italiani sia contraria al gender e (ben l'81%) a favore della libertà educativa per i genitori. Infine, ormai da anni aggiorniamo costantemente un dossier per denunciare tutti i progetti gendet all'interno delle scuole di ogni ordine e grado.
Da mesi, infatti, le associazioni Lgbt stanno diffondendo nelle scuole italiane progetti gender di vario tipo e soprattutto la cosiddetta "carriera alias", ovvero una procedura per cambiare il nome degli studenti e delle studentesse a seconda dell'identità di genere "autopercepita".
Se un ragazzo di 15 anni "si percepisce" donna può chiedere alla scuola di essere chiamato con un nome femminile e trattato come se lo fosse davvero. Potrà usare il bagno e le docce delle ragazze e nelle gite scolastiche dormire in camera con le compagne.
La "carriera alias" è una procedura illegale e pericolosa: ragazzi e ragazze che vivono momenti di fragilità emotiva dovuti allo sviluppo saranno indotti a intraprendere percorsi per il cambio di sesso. In pochi mesi le scuole che hanno già adottato questa procedura - spinte dalle associazioni Lgbt - sono circa 100. Se non agiamo subito, nel nuovo anno scolastico il fenomeno dilagherà. Sarà uno tsunami gender.
PER APPROFONDIRE
-Gender. Pro Vita & Famiglia: «Serve Ministro Istruzione anti gender»
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