La svolta “arcobaleno” da parte della Disney ha fatto storcere il naso e – fortunatamente – non a poca gente. In Italia, ormai lo sappiamo, sono migliaia i genitori preoccupati per questa deriva gender e sempre migliaia sono state le firme ottenute in pochissimi giorni dalla petizione promossa da Pro Vita & Famiglia. Il malcontento però cresce anche nella patria della stessa Disney. Non solo, infatti, un importanze azionista ha attaccato la stessa casa cinematografica per le sue posizioni politiche e ideologiche, ma ora anche gli stessi dipendenti e le famiglie statunitensi non vogliono più rimanere in silenzio.
Una mare di genitori sta cancellando la loro iscrizione ai vari prodotti Disney, dai parchi di divertimento allo streaming Disney+, proprio per la scelta a favore dell'agenda Lgbt fatta dalla compagnia di intrattenimento. Un genitore, per esempio, ha dichiarato: «Walt Disney, fondatore e creatore della compagnia, si rivolterebbe nella tomba» se vedesse cosa è diventata la Disney oggi.
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I fedeli consumatori Disney stanno postando sui diversi social media il proprio disappunto, affermando di volta in volta che l'azienda è andata fuori controllo con la sua “wokeness”, ovvero la politica di fare di tutto, anche assurdità come in questo caso, per portare avanti tematiche legale alla disuguaglianza e al razzismo. Ora in molti si dicono convinti che ci sia un'agenda politica progressista praticamente in ogni aspetto dell'azienda: dai suoi film agli spettacoli del servizio di streaming, dai parchi a tema fino alle altre offerte di intrattenimento.
L'anno scorso Disney aveva già bandito il genere (maschile e femminile) dai suoi saluti nei parchi di divertimento, sostituendo "Buona sera, signore e signori, ragazzi e ragazze, sognatori di tutte le età" con "Buona sera, sognatori di tutte le età". Patti Garibay, un genitore e nonno dell'Ohio – e direttore esecutivo e fondatore di ‘American Heritage Girls’, un'alternativa incentrata sulla fede alle Girl Scout - ha dichiarato a Fox News Digital: «È il momento di svuotare la vostra casa da tutte le cose Disney». «La Disney di oggi – gli ha fatto eco una mamma e nonna - promuove uno spettro completo di stili di vita che raramente si allineano con i valori del bene e del male». Ha poi aggiunto: «Walt Disney citava spesso la sua lezione più importante: 'la buona volontà trionfa sempre sul male'».
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Insieme a lei altre decine di famiglie si sono espresse nella stessa trasmissione di Fox News. Stesso atteggiamento di molti dipendenti della multinazionale che lavorano anche al parco di divertimenti in Florida, come raccontato da FoxBusinness in questi giorni. Ad esempio Gary Lucia ha dichiarato: «Lasciatemi parlare per me stesso: Non sono Lgbt o chissà quale altra sigla, sono semplicemente una persona omosessuale, anzi, semplicemente una persona e quando vi riferite a me come 'LGBTQIA+', è offensivo, mi state mettendo un'etichetta che non ho mai approvato. State mettendo insieme tutti questi gruppi di persone, ma noi non siamo un monolite».
Le politiche Disney proprio sotto questo aspetto si fanno sempre più pervasive, tuttavia la ferma opposizione di genitori e dipendenti potrebbe – lo speriamo - far rinsavire gli attuali eredi di Walt Disney.