03/02/2024 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia

Toni Brandi a 40 Days for Life: «Propaganda abortista va contro la scienza e l’opinione degli Italiani. La vita inizia dal concepimento»

«Oltre 45 anni fa una legge, la 194, ha cancellato in Italia i diritti dei nascituri e la propaganda abortista, sostenuta dai media mainstream, è stata così forte che addirittura la prima parte della stessa legge, che parla del “valore sociale della maternità e di iniziative necessarie per prevenire l’aborto”, viene costantemente ignorata. Ma non solo, dopo tutti questi anni i risultati sono drammatici: 5 miliardi di euro spesi per oltre 6 milioni di bambini mai nati e la piaga degli aborti clandestini che continua senza sosta, tra i 15mila e i 20mila ogni anno». Così Toni Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus, nella sua relazione durante l'evento dei leader internazionali pro life del network “40 Days for Life” che si svolge in questi giorni a Roma.


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«Oggi in Italia – ha proseguito Brandi – è sempre più liberalizzata la pillola abortiva, definita un “pesticida umano” da Jérôme Lejeune e, notizia recente dagli Stati Uniti, fa finire al pronto soccorso almeno 1 donna su 25». Una propaganda, quella abortista, che «è cieca anche di fronte alla scienza e alle opinioni dei cittadini. In Italia, infatti - ha spiegato Brandi - il 75% dei medici è obiettore perché sa che l’interruzione di gravidanza è un vero e proprio omicidio di un essere umano e il  96% di biologi di 1058 istituzioni accademiche di tutto il mondo è d’accordo che una vita è tale fin dal concepimento. Inoltre l’81% degli italiani ritiene che lo Stato dovrebbe investire molto di più per evitare gli aborti e il 64% è favorevole al riconoscimento dei diritti inviolabili dell’uomo anche ai nascituri».

Per questo, ha proseguito Brandi, «dobbiamo portare avanti la battaglia che, come onlus, abbiamo intrapreso molti anni fa. Non solo nel 2018 con 90 camion vela con immagini contro l'aborto in tutta Italia, ma anche attualmente con l’ultima iniziativa per riconoscere l’umanità del concepito e l’annuale Manifestazione Nazionale per la Vita che si svolge a Roma con decine di migliaia di persone. Difendere la vita nascente è fondamentale, in gioco ci sono milioni di vite umane. Il diritto universale alla Vita - ha concluso Brandi - appartiene a tutti e soprattutto al più debole ed indifeso degli esseri umani, il bambino nel grembo della mamma».

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