Registrando all’anagrafe atti di nascita di bambini nati da “due mamme” il neosindaco di Genova Silvia Salis certifica il falso pur di gratificare il movimento Lgbtq: nessuno nasce da due donne, ogni bambino ha un padre ma il business della procreazione artificiale, che manipola e manda al macero milioni di esseri umani allo stato embrionale per inseguire un insano “diritto al figlio ad ogni costo”, fa sparire questa figura dietro compenso economico, violando il diritto all’identità personale dei figli. La mossa della Salis non ci sorprende, avevamo già denunciato che la sua elezione avrebbe comportato il ritorno in auge a Genova del programma estremista Lgbtq. I genitori e le famiglie di Genova si preparino a difendere i loro figli dal prevedibile aumento di corsi e progetti gender nelle scuole della città, già dalle materne. Pro Vita & Famiglia sarà al loro fianco per difendere il diritto di libertà e priorità educativa.
Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus