Accogliamo con soddisfazione la bocciatura del progetto di legge dell’Associazione Coscioni sul suicidio assistito da parte del Consiglio regionale della Regione Abruzzo, governata dall’esponente di FdI Marco Marsilio. Una vittoria di civiltà e buon senso in favore della tutela della dignità della vita umana in ogni sua fase e condizione, che va nella stessa strada di quanto fatto nei mesi scorsi da Piemonte e Lombardia, dove la stessa Pdl è stata bocciata, e in Veneto, dove la proposta è stata rimandata in Commissione. Una decisione che ha seguito la linea dell’Avvocatura di Stato che ha in passato affermato che “non c’è un diritto al suicidio né l’obbligo dei medici di concorrere a una volontà suicidaria”, oltre ad aver ribadito che tale materia è di competenza esclusiva del legislatore nazionale, e non degli enti locali. A tal proposito, ci aspettiamo che la maggioranza in Parlamento segua l’esempio di queste Regioni e stronchi sul nascere qualsiasi proposta legislativa sul fine vita e pensi piuttosto a incrementare, incentivare e applicare correttamente e in modo diffuso su tutto il territorio nazionale le cure palliative. Senza un'alternativa, cioè senza cure vere, la “scelta” della morte è solo un inganno crudele, mascherato da libertà.
Così Antonio Brandi, presidente di Pro Vita & Famiglia onlus.