17/08/2014

Scambio di embrioni: caos giurisprudenziale

Gli antichi – ma anche i nostri genitori – conoscevano bene l’adagio “mater semper certa est, pater numquam”. Chissà se anche i nostri figli cresceranno con questa convinzione.

Lo scambio di embrioni all’ospedale Pertini di Roma, è solo un esempio del caos e dell’incertezza che si possono creare con la fecondazione artificiale. Dopo la loro nascita, i gemellini sono stati registrati all’anagrafe dai genitori gestazionali e non da quelli biologici. Questo contraddice le sentenze che hanno consentito a coppie italiane di registrare bambini comprati con la pratica dell’utero in affitto.

 

Il prof. Alberto Gambino, ordinario di diritto civile e direttore del Dipartimento di scienze umane dell’Università Europea di Roma ha dichiarato: “È assolutamente necessario normare per legge la risoluzione di errori nelle tecniche di fecondazione artificiale, come quello avvenuto al Pertini”.

Il giurista ricorda, come riportato da Zenit, che “le tecniche di fecondazione extracorporea comportano sempre un’alea conseguente alla perdita del ‘governo’ dell’atto fecondativo in capo alla coppia e perciò occorre mettere in conto che i ‘propri’ embrioni possano talvolta sfuggire alla ‘rivendicazione’ da parte di chi fisiologicamente ne ha perso il controllo, con conseguente caos giurisprudenziale”.

Redazione

 

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