22/09/2023

Migliaia per le strade contro il gender nelle scuole, ma Justin Trudeau rema contro

Migliaia di persone si sono riunite mercoledì scorso, nelle città di tutto il Canada, per protestare e far sentire la propria voce contro l’ideologia gender nelle scuole. In particolare tantissimi giovani e gli stessi studenti, che hanno protestato contro il mondo in cui le scuole insegnano la sessualità e l’identità di genere e su come gli insegnanti si riferiscono ai giovani transgender.

I manifestanti, infatti, hanno accusato le scuole di esporre i giovani studenti all’“ideologia di genere” e hanno affermato che i genitori hanno il diritto di sapere se i loro figli mettono in dubbio la loro identità. 

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Alcuni “contro-manifestanti”, nel frattempo, li hanno accusati ingiustamente e in modo tendenzioso di importare nel Canada una non meglio precisata e fantomatica “guerra culturale” così starebbe già avvenendo degli Stati Uniti. «Le persone trans esistono nella società e meritano di essere incluse, proprio come tutti gli altri» ha detto l'attivista Celeste Trianon, che ha condotto la contro-protesta nel centro di Montreal, dove la polizia si è inserita tra i due cortei. A dare man forte alle istanze gender ci ha pensato il primo ministro Justin Trudeau, noto per le sue posizioni a favore delle lobby Lgbtqia+: «La transfobia, l'omofobia e la bifobia non hanno posto in questo paese. Condanniamo fermamente questo odio e le sue manifestazioni e siamo uniti a sostegno dei canadesi 2SLGBTQI+ in tutto il paese».

 

Peccato però che i contro manifestanti e lo stesso premier Trudeau non abbiano capito - o forse non abbiano voluto capire - che le migliaia di persone nelle strade delle città del Canada stessero manifestando a favore di un diritto sacrosanto di famiglie, genitori e studenti, ovvero quello della libertà educativa e del rispetto di una sana crescita psico fisica di bambini e adolescenti.

Questo forse per Trudeau e per la comunità Lgbt non vale? Per loro è forse giusto imporre ai più piccoli e ai giovani una visione fluida della sessualità e far passare il messaggio che si può tranquillamente cambiare identità e corpo con la transizione di genere in qualsiasi momento? Evidentemente sì. E non a caso è lo stesso, enorme, pericolo che corre anche l’Italia, proprio con i progetti gender nelle scuole e l’istituzione di quella pratica illegale e pericolosa che è la Carriera Alias.

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Dunque ben vengano le proteste di migliaia e migliaia di persone in Canada, sperando passando essere uno stimolo anche per l’Europa e l’Italia a fare altrettanto e a non abbassare mai la guardia per il bene dell’educazione e delle crescita dei più piccoli.

 

Fonte: CTV News

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