Venerdì 11 luglio 2025, dalle ore 16 alle 20, piazza I Maggio a Pescara ospiterà una nuova tappa del tour nazionale di “Baby Olivia”, l’iniziativa promossa da Pro Vita & Famiglia onlus per mostrare, in maniera scientificamente accurata e accessibile, lo sviluppo della vita umana nel grembo materno. La protagonista è un’animazione digitale in alta definizione, doppiata in italiano dall’associazione, che illustra con realismo e rigore scientifico le fasi della gravidanza dal concepimento fino alla nascita. Il video, originariamente prodotto dall’organizzazione americana Live Action, ha già toccato con successo le piazze di Roma, Bologna, Ancona e Lucca, suscitando grande interesse da parte dei cittadini. E ora, nonostante gli ostacoli e i dinieghi ricevuti in alcune città italiane, il tour prosegue con forza e determinazione.
Le censure a Modena e Torino
Non sono mancate, infatti, le difficoltà. In particolare, le amministrazioni comunali di Modena e Torino – entrambe a guida centrosinistra – hanno negato l’autorizzazione per l’installazione del mezzo itinerante dotato di maxischermo. A Modena, la motivazione ufficiale è stata il «forte impatto emotivo» del video, definito una «inopportuna rappresentazione di un parto in un luogo pubblico». Una giustificazione falsa e tendenziosa, soprattutto se si pensa che nel filmato non vi è alcuna scena di parto né contenuti crudi o disturbanti, ma solo una ricostruzione digitale dello sviluppo embrionale e fetale.
Ben più grave – come sottolinea l’associazione – è quanto accaduto a Torino, dove l’Assessore al Welfare, Diritti e Pari Opportunità Jacopo Rosatelli (di Sinistra Ecologista), ha opposto un netto rifiuto appellandosi a presunte «finalità pseudo-scientifiche» del video, che secondo lui sarebbero «in contrasto con il principio di autodeterminazione delle donne nella sfera della salute sessuale e riproduttiva». Rosatelli non è nuovo a iniziative censorie nei confronti di Pro Vita & Famiglia: già nell’agosto 2022, infatti, aveva proposto - e poi attutato - una modifica dei regolamenti comunali volta a impedire l’affissione di manifesti sull’aborto contenenti un’immagine e una citazione di Pier Paolo Pasolini e la sua storica presa di posizione contro l’omicidio dei bambini nel grembo materno. All’epoca, fu letteralmente introdotta una norma “anti-pro vita” ad hoc, che limitava gravemente la libertà di espressione.
Un video scientifico accusato di essere “anti-scientifico”
Per Pro Vita & Famiglia, le accuse mosse dall’Assessore Rosatelli sono non solo infondate, ma paradossali. «In che modo un video che mostra lo sviluppo intrauterino con rigore scientifico – si chiede l’associazione – può essere definito “pseudo-scientifico” o lesivo dell’autodeterminazione delle donne? È come se si volessero bandire i libri di biologia dalle scuole o chiudere le facoltà universitarie di Medicina». Secondo l’associazione, negare lo spazio pubblico a una semplice animazione educativa e informativa rappresenta un tentativo grave di censura ideologica, che mira a impedire ai cittadini di prendere coscienza della realtà della vita umana prima della nascita. Nonostante questi attacchi, Pro Vita & Famiglia ha ribadito il proprio impegno a difendere la dignità dell’essere umano fin dal concepimento, attraverso campagne di sensibilizzazione pubblica pacifiche, legittime e fondate sulla scienza. “Baby Olivia” ne è un esempio: un linguaggio accessibile, immagini curate, nessun intento polemico, solo l’invito a guardare in faccia la realtà.
Il tour continua: «Non ci fermeremo»
La proiezione a Pescara rappresenta quindi non solo una nuova tappa del tour, ma un gesto di resistenza culturale. In un contesto in cui parlare della vita nascente sembra diventato un tabù, Pro Vita & Famiglia ha scelto ancora una volta la via della chiarezza, della verità e del rispetto per l’intelligenza dei cittadini. L’associazione ha inoltre fatto sapere che il tour proseguirà nei prossimi mesi in altre città italiane, con l’obiettivo di portare il messaggio della bellezza e della dignità della vita anche dove qualcuno tenta di silenziarlo.