E’ ora di dire basta, una volta per tutte, al bombardamento ideologico nelle scuole dei nostri figli e nipoti: troppo spesso, durante tutto l’anno e in particolare in occasione della Giornata contro l’Omotransfobia del 17 maggio, si svolgono nelle scuole eventi e progetti Lgbtqia+ che indottrinano i minori su temi come la fluidità, l’indifferentismo sessuale, la transizione di genere, il non-binarismo e la Carriera Alias, il tutto sempre con la scusa e sotto la maschera di iniziative di giusto e condivisibile contrasto alle violenze e al bullismo. Il rischio concreto è di instillare nella mente di giovani e adolescenti la falsa convinzione che si possa “nascere nel corpo sbagliato”. Giusto condannare e stigmatizzare qualsiasi caso di violenza o discriminazione, per qualsiasi motivo, ma non può essere il cavallo di Troia per entrare nelle scuole a dire che esistono infinite identità di genere o che anche due uomini possono avere un bambino. Ecco perché invitiamo le scuole di ogni ordine e grado di tutta Italia a impedire qualsiasi progetto ideologico nelle aule in questi giorni e a seguire, già da adesso, la strada tracciata dal Governo qualche giorno fa con la presentazione di un disegno di legge sul consenso informato dei genitori, come tra l’altro chiede da mesi Pro Vita & Famiglia onlus con la Campagna “Mio Figlio No. Scuole libere dal Gender” e come chiedono gli oltre 35mila sottoscrittori della nostra petizione popolare.
Così Jacopo Coghe, portavoce di Pro Vita & Famiglia onlus, in occasione della Giornata contro l’omotransfobia che si tiene come ogni anno oggi, 17 maggio.