20/12/2015

Gaystapo all’attacco, Tyson Fury K.O.

L’Osservatorio gender ci racconta l’ennesimo episodio in cui la Gaystapo è partita all’attacco di un brutto e cattivo omofobo e l’ha steso al tappeto.

E’ degno di nota il fatto che il K.O. sia accusato nientemeno che dal campione del mondo di boxe, il mondiale peso massimo Tyson Fury.

Il pugile britannico di 27 anni, sarà anche un atleta potente, ma ha peccato di grande ingenuità.

Ha detto in TV durante un programma della BBC delle cose così poco politicamente corrette, che se lo doveva aspettare un attacco frontale, anche con colpi sotto la cintura.

Infatti la polizia ha addirittura aperto contro di lui un fascicolo per istigazione all’odio.

gaystapo_boxe_donneIn attesa che la “giustizia” segua il suo corso, è cominciata la solita campagna mediatica feroce, con tanto di petizione per convincere la BBC a ritirare la candidatura del pugile dal premio “Sportivo dell’Anno”. L’“Associazione dei Giornalisti Sportivi” ha poi intimato a Fury di stare alla larga dalla prossima serata di gala della BBC.

L’Osservatorio ci illustra i peccati capitali commessi da Fury, che ovviamente la Gaystapo non perdona, nonostante il giubileo della misericordia.

Ha detto, in modo poco delicato (lui voleva fare lo spiritoso: ma su certe cose non sa che non si scherza?), della campionessa olimpica di eptathlon, Jessica Ennis-Hill: “Brava, ha vinto un po’ di medaglie per la Gran Bretagna, e quando si mette un bel vestitino è ancora meglio, ma il posto migliore per una donna è la cucina, pronta a prepararmi una bella tazza di te. Ecco, questa è la mia opinione”.

Ma più grave per i campioni del politically correct è certamente il fatto che abbia detto che la boxe è uno sport da maschi“Credo siano davvero molto carine quando ancheggiano sul ring con i loro cartelli”.

La condanna definitiva, tuttavia, gli è toccata per aver detto questo: “I tre fattori che potrebbero determinare la fine del mondo? Legalizzare l’omosessualità, l’aborto e la pedofilia. Chi avrebbe mai detto negli anni Cinquanta o Sessanta che le prime due sarebbero diventate legali in molti paesi?”.

Roba da matti. Che sia un pazzo integralista maniaco e visionario come quelli (noi) di ProVita?

Ha messo aborto, omosessualità e pedofila sullo stesso piano, ha detto che sono tre fattori che potrebbero portare alla fine del mondo. Una cosa del genere per la Gaystapo è da pena capitale...

Redazione

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