14/02/2016

Fecondazione artificiale, persone, cose e il Vaso di Pandora

La legittimazione della fecondazione artificiale è stato il presupposto per la pratica dell’utero in affitto e per l’ingegneria eu-genetica: alla base di tutto questo c’è la declassificazione delle persone a cose.

Un articolo di Peter Jesserer Smith, del NCRegister, ci offre qualche esempio concreto dello scenario che si prospetta ora che è stato “aperto il Vaso di Pandora”.

Oggi, infatti, negli Stati Uniti infuriano battaglie legali in cui i giudici devono decidere se gli embrioni umani hanno dei diritti in quanto persone o se sono oggetti di proprietà privata.

La legge 40 (già pessima), finora, ha retto davanti alla CEDU, che ha sancito che gli embrioni non si possono donare. Ma per quanto reggerà ancora, visto che è stata ampiamente smontata pezzo a pezzo in tante sue altre parti?

A Los Angeles, intanto, l’uomo d’affari Nick Loeb e la sua ex-fidanzata, l’attrice Sofia Vergara dopo essersi lasciati stanno in causa circa la sorte degli embrioni che avevano prodotto e congelato: lei vorrebbe distruggerli, lui vorrebbe farli nascere prendendo in affitto un utero. Nel Missouri Jalesia McQueen e il suo ex marito Justin Gadberry  sono impegnati in una lite analoga: ma gli embrioni sono cose di proprietà o sono persone?

In caso di divorzio i genitori non si contendono la “proprietà e bambini”, anzi i diritti dei bambini dovrebbero prevalere su quelli dei genitori. In ambo i processi, gli avvocati della Thomas More Society hanno presentato le prove scientifiche dell‘umanità degli embrioni umani, per convincere i tribunali a trattarli come bambini.

fecondazione artificiale_gravidanza_aborto_vita_embrione_eugenetica_ suono_cuore_embrioneDel resto, sappiamo bene, purtroppo, che nei contratti di maternità surrogata, anche il bambino neonato è già trattato alla stregua di un oggetto: tanto è vero che di solito se il “prodotto” non corrisponde alle aspettative, può essere (obbligatoriamente) eliminato o abbandonato, come merce fallata. Nella “civile” California, Melissa Cook è stata portata davanti al giudice perché si rifiuta di abortire uno dei tre gemelli che porta in grembo per conto altrui: se la gravidanza non fosse molto avanzata, sarebbe stata costretta ad abortire.

Gli orrori conclamati che unanimemente hanno indotto alla condanna universale della schiavitù evidentemente non hanno insegnato niente.

Il problema è “a monte”. E’ eticamente inaccettabile la dissociazione della procreazione dal contesto integralmente personale dell’atto coniugale: la procreazione umana è un atto personale di un marito e una moglie, che non può essere sostituito. Normalmente nell’abbraccio coniugale, non si stanno “facendo” i bambini, si sta “facendo l’amore”. E nel mezzo di questo amore può essere generata la vita...

La mitologia narra di Pandora, la fanciulla che disobbedì agli dei, aprì il vaso che ella custodiva e da esso uscirono i mali del mondo: la vecchiaia, la gelosia, la malattia, la pazzia ed il vizio, e si abbatterono sull’umanità. Sul fondo del vaso rimase solo la speranza che non fece in tempo ad uscire prima che il vaso venisse chiuso di nuovo.

Dopo l’apertura del vaso, il mondo divenne un luogo desolato ed inospitale, finché Pandora lo aprì nuovamente per far uscire anche la speranza, l’ultima a morire, ed il mondo riprese a vivere.

Con questa nota, vogliamo sperare, che l’umanità prevalga. Per prevalere, però sta a noi (e a voi che leggete) diffondere in ogni contesto la cultura della vita e del rispetto della dignità di ogni essere umano.

Francesca Romana Poleggi

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