11/09/2015

Aborto: la Spagna approva una riforma minimalista

Minimalista e insufficiente la riformina della legge sull’aborto approvata in Spagna.

Il 9 settembre il Senato spagnolo ha approvato definitivamente (145 sì contro 89 no) la modifica alla normativa sull’aborto, che ora verrà pubblicata sul Bollettino Ufficiale dello Stato.

Il governo di centrodestra presieduto da Mariano Rajoy (del Partito Popolare) si è rimangiato le promesse fatte in campagna elettorale, quando aveva annunciato una drastica riforma in senso restrittivo della legge peggiorata da Zapatero nel 2010. Nel dicembre 2013 l’allora ministro della giustizia Gallardón (sempre del PP) presentò un ddl che però venne accantonato, anche a seguito di pressioni esercitate internamente ed esternamente da certe lobby. E così Gallardón si dimise (vedi qui).

Ora la modifica è stata realizzata, ma si tratta di un piccolissimo miglioramento che poco o nulla toglie alla tragedia dell’aborto in Spagna. In pratica, come già votato nei mesi scorsi al Congresso, si stabilisce che le ragazze tra i 16 e i 17 anni per abortire dovranno tornare ad avere il consenso dei genitori. In caso di contrasto, però, potranno ricorrere ad un giudice. Tutto qui. Considerata la triste realtà in cui viaviamo, probabilmente non cambierà nulla rispetto alla situazione già esistente. Bludental

Ecco perché le associazioni pro-life spagnole si sono dette molto deluse e già da tempo attaccano il PP. Derecho a Vivir ha parlato ancora una volta di “tradimento” e di “slealtà inaccettabile” e ha annunciato una grande Marcia per la Vita il prossimo 25 ottobre, con cui si chiederà l’abrogazione totale della legge, che in definitiva è l’unica soluzione pienamente accettabile. Anche il Foro della famiglia, pur riconoscendo che va comunque nella giusta direzione di limitare gli aborti, considera la mini-riforma del tutto insufficiente, perché lascia inalterato l’impianto della riforma socialista del 2010.

I socialisti infatti hanno votato contro le modifiche, mentre il PP si è espresso quasi all’unanimità a favore. Da segnalare la coerenza e il coraggio di alcuni deputati provita del PP. Ángel Pintado, Gari Durán e José Ignacio Palacios hanno votato no. Altri tre senatori popolari si sono astenuti e Ana Torme ha votato scheda bianca. Anche Amelia Salanueva, dell’Unione del popolo navarro, ha espresso voto contrario.

A dicembre in Spagna ci saranno le elezioni politiche. Di sicuro il PP non potrà più rappresentare il mondo pro-life.

Redazione

Fonte: ABC

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’

 

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