28/12/2014

La Spagna si piega alle lobby LGBT

La Spagna si è sottomessa alle lobby abortiste ed LGBT , le cui istanze vengono imposte agli Stati dalle istituzioni internazionali che lavorano per instaurare il Nuovo Ordine Mondiale.

È una denuncia e un’accusa senza appello quella lanciata da Mons. Juan Antonio Reig Pla al governo spagnolo.

In una lettera pastorale pubblicata il 26 dicembre, il vescovo di Alcalá de Henares ha rivelato i veri motivi che hanno spinto Mariano Rajoy, presidente del Consiglio e leader del Partido Popular, a ritirare la proposta di riforma della legge sull’aborto annunciata lo scorso anno.

Con una chiarezza e una forza davvero encomiabili, Mons. Reig Pla scrive che il governo spagnolo ha sacrificato la sua moderata politica pro-life per ottenere un seggio nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU. Come si evince dalla lettura del documento “Priorità della Spagna nelle Nazioni Unite”, reperibile sul sito del Ministero degli Esteri, per conseguire tale scopo, il governo di centro-destra ha obbedito ai diktat provenienti dagli organismi internazionali. In particolare, Madrid si è impegnata a garantire e promuovere i “diritti” delle donne e delle persone gay, lesbiche, bisessuali, transessuali, intersessuali e queer (LGBTIQ), come l’uguaglianza, la non discriminazione di genere e la salute sessuale e riproduttiva.

Dietro questi presunti “diritti” in realtà c’è ben altro. Il vescovo di Alcalá de Henares, documenti alla mano, spiega molto bene in cosa consiste tutto ciò. Si tratta di obiettivi indicati dagli “Standard per l’Educazione Sessuale in Europa”, redatti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, con la collaborazione dell’International Planned Parenthood Federation e del World Association for Sexual Health. Mons. Reig Pla attribuisce giustamente tali imposizioni all’“imperialismo transnazionale del denaro” e constata amaramente che “la Spagna, come buona parte del mondo, ormai non è altro che una colonia al servizio del Nuovo Ordine Mondiale”.

E cosa impongono gli organismi internazionali che vogliono arrivare al transumanesimo e al postumanesmo, ovvero alla costruzione di un nuovo essere umano, completamente sradicato dalla sua natura? Incremento della contraccezione; sterilizzazione, specie dei malati psichici o dei portatori di handicap; aborto libero, sia chimico sia chirurgico; manipolazione degli embrioni e fecondazione artificiale; promozione della masturbazione anche ai bambini; sottrazione ai genitori della patria potestà in tutto quel che riguarda la sessualità dei loro figli; educazione sessuale (teorica e pratica) obbligatoria dei minori da parte dello Stato, anche contro la volontà dei genitori e secondo la prospettiva dell’ideologia di genere; diminuzione dell’età legale per avere rapporti sessuali di ogni tipo; apertura alla sessualità “intergenerazionale”; promozione universale e rafforzamento della cosiddetta “teoria del gender”, con tutte le logiche conseguenze; diritto dei minori a scegliere il proprio “orientamento di genere” e, se del caso, a cambiare sesso, ricorrendo alla chirurgia; diritto a esplorare la propria identità sessuale sin dall’asilo; diritto a ricevere informazioni sull’omosessualità sin dai 4 anni; matrimoni omosessuali con possibilità di adozione; riconoscimento dei diritti dei transessuali; diritto alla “non discriminazione e all’uguaglianza di trattamento”, il che implicherebbe la punibilità di chi, come la Chiesa, definisce peccaminosi gli atti omosessuali; divieto agli psicologi e agli psichiatri di aiutare terapeuticamente gli omosessuali che liberamente lo richiedessero; imposizione a imprese e istituzioni di assumere una certa percentuale di lavoratori LGBT ; inversione dell’onere della prova quando vi sono denunce per presunte discriminazioni di persone LGBT ; e così via.

Come si vede, è il manifesto per la creazione di un “mondo nuovo”, fondato sulla sovversione radicale della natura e al quale il governo spagnolo si è piegato. Mons. Reig Pla, vox clamantis in deserto, ha testimoniato la verità. Speriamo in tanti lo seguano e imitino, senza piegarsi ai nuovi padroni del pianeta.

Federico Catani

Fonte:http://www.obispadoalcala.org/noticiasDEF.php?subaction=showfull&id=1419548580&archive=

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