08/12/2017

Vogliono uccidere Alfie, come Charlie

Non abbiamo davvero dimenticato la triste storia del piccolo Charlie Gard: un bambino malato, gravemente handicappato, che è stato ucciso (è morto soffocato) per volontà dei giudici e dell’ospedale (il GOSH), contro la volontà dei genitori che alla fine erano disposti a portarselo a casa a spese loro “togliendo il disturbo”, comunque, all’ospedale e alla collettività.

Ora, sta succedendo di nuovo: in questo caso il bambino, Alfie Evans, di cui abbiamo parlato qui e qui,  non è neanche malato terminale: è privo di sensi da un anno e non hanno ancora capito perché.

L’Ader Hey Children’s Hospital ha già rifiutato di trasferire il bambino in un altro ospedale e, come nel caso di Charlie Gard, è ricorso alla magistratura per poter procedere all’uccisione di Alfie.

La famiglia di Alfie, come quella di Charlie sta vivendo un incubo.

Riassumendo:

  • Alfie non è stato diagnosticato: non si sa cos’abbia;
  • A differenza di Charlie il bambino non è in coma;
  • La famiglia ha trovato un altro ospedale disposto a continuare a cercare una diagnosi;
  • Alfie è incosciente e  non sta soffrendo;
  • L’ospedale, in sostanza, vuole che un tribunale dichiari che morire adesso è “il miglior interesse” del bambino;
  • Le leggi del Regno Unito danno alla tecnocrazia statale un potere maggioredei diritti dei genitori;

Ma perché non permettere ai genitori di provare altre vie di cura? Perché tanta pervicacia nel voler eliminare i bambini malati?

Forse è lo stesso motivo che guida i nostri politici (Renzi in testa) a voler approvare a tutti i costi il biotestamento prima di Natale (passata quella legge potremo anche noi avere tanti infanticidi legalizzati). 

L’asservimento alla cultura della morte di gente pervasa e intrisa di cultura della morte.

Redazione

Fonte: Nationalreview.com


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