22/07/2016

Vita che vince la voglia di morte: effetto Papageno

Gli esperti concordano sul fatto che il desiderio di morte è contagioso. Ma anche la voglia di vita!

Il numero dei suicidi e delle richieste di eutanasia aumenta bruscamente quando tali eventi vengono alla ribalta della cronaca, peggio se presentati in modo positivo, come accade purtroppo anche grazie a certi film.

Si parla di Effetto Werther perché il “contagio” tra i suicidi è stato riscontrato – soprattutto tra i giovani – con tutta evidenza  dopo la pubblicazione del celebre romanzo di Goethe I dolori del giovane Werther (1774), in cui il protagonista si uccide quando la sua amante  si sposa con un altro uomo.

L'”Effetto Werther” è anche il tema delle linee guida internazionali dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla rappresentazione del suicidio nei media: ‘Prevenzione del Suicidio: una risorsa per i professionisti dei media’.

Ma  è vero anche il contrario: la voglia di morte ha una caduta – rilevabile nei dati statistici – quando i media presentato storie e testimonianze di persone che hanno risolto positivamente gli istinti suicidari e hanno scelto la vita.

In proposito il dottor Saunders ha citato due studi uno pubblicato nel British Medical Journal e un altro  nel British Journal of Psychiatry.

Il primo ha chiamato l’effetto positivo delle notizie sugli scampati suicidi “effetto Papageno”: nella celebre opera di Mozart, Il Flauto Magico, Pamina quando teme di aver perso il suo Tamino si prepara a uccidersi: ma tre ragazzi la salvano all’ultimo minuto e la ragazza ritrova il suo amore.

Sono necessarie ulteriori ricerche per capire meglio questo effetto Papageno, ma sarebbe davvero opportuno convincere i media a rilanciare con più convinzione le storie della vita che prevale sull’istinto suicida.

Saranno essi in grado di svincolarsi dall’influenza mefitica della cultura della morte cui sembrano da tempo asserviti? Sapranno svolgere, in questo senso un servizio pubblico che va oltre l’informazione di cronaca nuda e cruda? Vorranno cominciare a far sentire “la foresta che cresce”, oltre a dar sempre e solo notizie dell’“albero che cade”?

Redazione

Fonte: Nationalrighttolifenews.org

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