In una lunga lettera pubblicata dal quotidiano Il Telegrafo il vescovo di Livorno, monsignor Simone Giusti, nei giorni scorsi non ha risparmiato critiche alla politica di sinistra, colpevole di aver cambiato volto: «Oggi faccio fatica a riconoscere in questa sinistra occidentale gli eredi del PCI. La sinistra non fa più gli interessi dei poveri. Oggi sei di sinistra se sei a favore dell’utero in affitto e si tace sull’affido familiare aperto a tutti, al di là di qualunque orientamento sessuale - ha proseguito - oggi sei di sinistra se sei a favore di tutti gli anticoncezionali e i vari sistemi abortivi presenti sul mercato, ma non si parla mai dei metodi naturali gratuiti. La sinistra occidentale si è sposata con un pensiero che è lontano dalle sue radici, mi riferisco alla "cancel culture" e al gender». Una disamina che gli è costata più di qualche attacco, per questo abbiamo deciso di intervistarlo e capire la realtà dei fatti.
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Lei è stato duramente criticato per le Sue recenti posizioni valoriali. Ritiene però che sia ora di dare un taglio all'omertà che si respira in generale? La Chiesa deve prendere posizione chiara su certi temi? Perché?
«La Chiesa ha sempre preso chiare posizioni e le ha ribadite più volte, il problema sono le lobby mediatiche che intendono dare vulgate ben diverse, vedasi Papa Francesco il quale più volte ha avuto interventi perentori in materia bioetica ma è pubblicizzato solo quando parla di migranti».
Utero in affitto: perché è una barbarie? Ritiene che in Italia si stia andando nella direzione giusta per arginare la deriva?
«Tanti e ripetuti sono gli interventi del magistero, non ultimo quello del Cardinale Zuppi. Mi auguro che i parlamentari lo ascoltino e legiferino quanto prima in proposito».
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Istanze LGBT sul gender e carriera alias: quanto questa società, queste mode, queste ideologie sono pericolose per i giovani e perché?
«Sono americanate sostenute dalla grande industria farmaceutica per loro precise finalità soprattutto commerciali ma non solo. Altra cosa è il rispetto di ogni persona».
Crede che si riuscirà a raggiungere il transumano, cancellando la famiglia e l'essere umano quale creatura divina in nome di un progresso suicida?
«Le lobby a cui prima accennavo stanno andando certamente in quella direzione, ma in ogni cosa c’è sempre l’imprevisto e mi auguro proprio che la Provvidenza divina faccia confondere le lingue come quando si voleva costruire la torre di Babele per dominare su tutta la terra».