09/09/2013

Usa, militare rifiuta di sostenere le nozze gay: licenziato

Il sergente Phillip Monk dell’Air Force è stato sospeso dal servizio dopo una controversia sul matrimonio omosessuale con il superiore, lesbica dichiarata

Dopo 19 anni di onorato servizio nella U.S. Air Force, e a un anno pensione, il sergente Phillip Monk rischia la corte marziale a causa – a suo dire – della propria fede cristiana. Monk, un fervente evangelico, ha denunciato a fine agosto di essere stato sollevato dal servizio in seguito a una controversia sul matrimonio gay con il suo superiore, il maggiore Elisa Valenzuela, lesbica dichiarata. Però non lo ha denunciato solo alle autorità militari, ma anche ai giornali. E adesso, stando alle informazioni raccolte dal sito conservatore americano Breitbart, potrebbe essere incriminato dall’aviazione Usa per avere parlato del suo caso ai media.

LA MINACCIA. Tutto è cominciato quando Monk, primo sergente del 326esimo squadrone addestratori, in servizio presso la base aerea di San Antonio, Texas, tornato da una licenza si è ritrovato sottoposto a un nuovo comandante, il maggiore Valenzuela appunto. Quest’ultima, irritata per le critiche alle nozze gay pronunciate da un istruttore, si sarebbe rivolta proprio a Monk – lo ha raccontato lui stesso a Fox News – per esigere una punizione. Monk avrebbe proposto invece al superiore di cogliere l’occasione per insegnare ai soldati i valori della tolleranza e della diversità. Al che Valenzuela, irritata, avrebbe “consigliato” a Monk di mettersi sulla sua stessa lunghezza d’onda per non rischiare di perdere il posto.

IL SILENZIO COLPEVOLE. Il maggiore avrebbe inoltre ordinato al sergente di dirle cosa pensasse delle persone che si oppongono al matrimonio gay: costoro discriminano gli omosessuali o no? Monk, impaurito dalle possibili conseguenze di una sua eventuale risposta, avrebbe perciò detto a Valenzuela di non poter rispondere alla sua domanda. E per questo sarebbe stato sollevato dal servizio. «Sono stato licenziato di fatto per non aver avallato la posizione del mio comandante sul matrimonio gay», ha detto il soldato a Fox News.

Clicca qui per continuare a leggere l’articolo pubblicato da Tempi

Fonte: Tempi

Festini

 

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.