12/12/2012

Una “culla per la vita” anche a Perugia

La moderna “ruota degli esposti” istituita anche nell’Umbria, una delle regioni con il più alto tasso di abortività nazionale

La moderna “ruota degli esposti” istituita anche nell’Umbria, una delle regioni con il più alto tasso di abortività nazionale«La “culla per la vita” sarà il simbolo e lo strumento della capacità di accoglienza della nostra città, Perugia, verso i bambini più deboli». Lo ha affermato Mauro Cozzari, consigliere UDC del comune umbro, che ha promosso questa iniziativa “pro life”, già peraltro diffusa in varie città d’Italia (si veda il sito nazionale www.culleperlavita.it).

«Non ci si può permettere di giudicare chi compie delitti efferati come quello di gettare un neonato in un cassonetto, mai, specialmente se non si è fatto di tutto per offrire un’alternativa seria e concreta per evitare il delitto», ha aggiunto Cozzari presentando l’iniziativa che ha ricevuto il sostegno anche dei maggiori altri gruppi come la “Lista Civica Perugia di tutti” ed il PD. L’ordine del giorno è stato discusso in  consiglio comunale perugino e si attende per il 18 la eventuale delibera.

La “culla per la vita” è la moderna riedizione della “ruota degli esposti”, luogo cioè nel quale venivano anticamente abbandonati i neonati che le famiglie non potevano tenere dopo la nascita. Se una volta questi luoghi erano posti presso conventi o chiese, oggi le “culle per la vita” sono ubicate soprattutto presso presidi ospedalieri e vantano moderne tecnologie che consentono a chi non può o non vuole riconoscere il proprio figlio e non vuole partorire in ospedale, di non abbandonarlo.

La regione Umbria conta uno dei tassi di abortività più alti d’Italia e, come ha riportato Vincenzo Silvestrelli, presidente del Movimento per la Vita umbro, che ha promosso l’istituzione della “culla per la vita” del Comune di Perugia, durante la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, dall’Ospedale di Assisi, nella prima settimana di dicembre, si sono registrate 18 nascite di bambini da genitori extracomunitari e, contemporaneamente, 20 aborti di donne italiane.

Nel progetto del Comune di Perugia saranno coinvolti «tutti coloro che potranno dare un contributo, dalle Associazioni alla Regione, dalla Chiesa al Comune, passando per i singoli cittadini; ciò affinché la “culla per la vita” possa sorgere al più presto, possibilmente presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia, ripercorrendo quanto già accaduto in città come Roma, Milano, Torino, Genova, Verona, Firenze, Piacenza, Palermo e tante altre» (Nicola Bossi, “Neonati abbandonati, torna la ruota degli esposti: progetto all’ex Silvestrini”, in “Perugia Today”, 7 dicembre 2012).

di Giuseppe Brienza

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