09/06/2016

Un premio per chi si batte per la vita, la verità, la giustizia

Siamo lieti di poterci congratulare con il dott. Gianluca Martone, un giornalista che si batte da sempre per la vita, per i valori, e per la verità, per il premio che gli è stato consegnanto sabato scorso.

Il 21 maggio 2016, presso il museo diocesano di Catania, il giornalista Gianluca Martone de il Mezzogiorno Quotidiano ha ricevuto il Premio Internazionale all’Impegno Sociale 2016, premio speciale in memoria della prof. Antonietta Labisi e in ricordo del sovrintendente capo Gennaro Autuori e del carabiniere Salvatore Raiti per la XXII edizione del memorial “Rosario Livatino – Antonino Saetta e Gaetano Costa” da parte del Comitato “Livatino- Costa – Saetta”, in collaborazione con le famiglie dei giudici eroi.

Si tratta di un particolare riconoscimento a coloro che si battono, con sacrificio e rischio personale, per un impegno sociale improntato ai valori della vita, della giustizia, della verità e della fede, in difesa della legalità, del rispetto delle regole, della divulgazione di un’informazione libera e corretta.

Prima del giornalista, hanno ritirato il premio importanti personalità, quali Gianfranco Amato, Presidente Nazionale dei Giuristi per la Vita, Angiolo Pellegrini, Generale dell’Arma dei Carabinieri, che è stato Comandante della Sezione Antimafia a Palermo dal 1981 al 1985, autore del libro “Noi uomini di Falcone”, il dott. Corrado Lembo, Procuratore Capo del Tribunale di Salerno, Angelo Jannone, ex Colonnello del ROS e collaboratore di Giovanni Falcone nelle indagini sul patrimonio di Totò Riina, nonché da due anni infiltrato all’estero in organizzazioni di narcotrafficanti colombiani legati ai clan camorristi, e autore del libro “Aspettando giustizia”, il dott. Salvatore Scalia, Procuratore Generale della Repubblica presso il Tribunale di Catania.

Questa la motivazione del Premio assegnato a Gianluca Martone: «Perché alla luce di un martirio in nome della giustizia, si operi sempre nel timore di Dio, nel rispetto dell’uomo, con amore, dignità, solidarietà, scrupolo e serietà per un reale impegno sociale che affermi Valori e Ideali limpidissimi, affinché davanti a Dio Padre possiamo un giorno dire “abbiamo amato la giustizia e difeso il giusto, l’indifeso e il povero, cercato la pace, amato tutti, reso migliore il mondo di come l’abbiamo trovato”».

Da diversi anni, il giornalista Martone sta lottando per la difesa della Famiglia e della Vita, tenendo anche molte conferenze sul tema dell’ideologia del gender in diverse città italiane.

Ecco le sue dichiarazioni dopo aver ricevuto questo premio di grande prestigio: «Quando furono uccisi i due giudici Falcone e Borsellino avevo soltanto nove anni e ricevere un premio cosi prestigioso è motivo d’orgoglio e di grande soddisfazione e responsabilità per me. In questo periodo storico caratterizzato da un attacco senza precedenti alla famiglia, alla vita e ai bambini con l’abominevole teoria del gender, questo premio vuole rappresentare una speranza per tutte le famiglie italiane, le quali vogliono restare ancorate alla vita,  prendendo spunto dalle coraggiose parole pronunciate da San Giovanni Paolo II nell’Enciclica “Evangelium Vitae” (...)

premio Livatino_Martone _vita-minDi recente, in una significativa intervista, il Cardinale Robert Sarah ha affermato con grande coraggio in merito alla criminosa teoria del gender: “La rottura delle relazioni fondamentali nella vita della persona – attraverso il divorzio, o imposizioni di modelli distorti di famiglia come la convivenza e le unioni dello stesso sesso – è una ferita profonda che chiude il cuore all’amore oblativo fino alla morte, e conduce al cinismo e alla disperazione”. Si tratta, in profondità, di quella malattia spirituale che molti cominciano a intravedere come il vero male del mondo post-moderno. “Questo”, dice Sarah, “è il vero motivo per cui è così importante la lotta per difendere la famiglia, la prima cellula per la vita della Chiesa e di ogni società. Non si tratta di idee astratte. Non è una guerra ideologica tra idee concorrenti, ma è in ballo l’uomo”. Questo premio quindi possa costituire un seme di coraggio e di gioia per tutti quelli che non vogliono piegarsi ai poteri dominanti, ma che invece vogliono riaffermare con coraggio la bellezza dei Valori della famiglia, della vita, della legalità, dell’onestà, dell’amore gratuito, sulle orme dei giudici eroi Rosario Livatino, Antonio Saetta e Gaetano Costa, confidando sempre  nell’aiuto del Buon Dio e della sua Mamma Santissima, che non abbandonano mai chi confida in loro».

Redazione


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