08/12/2019

Ultragender, 2019: la provocazione arcobaleno dell’artista Tuttofuoco

L’alta moda batte sempre più bandiera arcobaleno. L’ultima trovata è un progetto realizzato in esclusiva per YOOX dall’artista Patrick Tuttofuoco: una serie di venti opere in edizione limitata, ciascuna accompagnata dal proprio certificato di autenticità firmato e numerato dall’artista, che debutteranno online all’interno dell’area Design+Art di YOOX curata da Beatrice Trussardi. Il nome dato all’iniziativa non lascia spazio a equivoci: Ultragender, 2019.

Secondo quanto riferisce YOOX in un comunicato, l’opera di Tuttofuoco propone una «sintesi tra il celeberrimo profilo della regina egizia Nefertiti e il simbolo maschile, un cerchio con una freccia che punta in alto». In questo modo, non solo «l’artista esplora e racconta i temi legati all’identità umana» ma «crea per YOOX una forma nuova, che in modo lieve sublima i generi e ne rappresenta il superamento. Il metallo lucidato a specchio di Ultragender, 2019 – prosegue la nota – diventa la superficie di incontro tra l’opera e chi vi si pone di fronte: l’unione tra femminile e maschile, a cui si aggiunge l’identità dello spettatore riflessa nello specchio, viene amplificata ed elevata a simbolo dall’aura cangiante della luce a LED che, migrando tra le frequenze cromatiche, inonda di luce lo spazio della quotidianità».

L’opera di Tuttofuoco, dunque, va oltre i semplici contenuti artistici e mira a «porre delle buone domande sul mondo che ci circonda», a partire dalle relazioni interpersonali. «In un’epoca di transizione, in cui le questioni sull’identità dell’essere umano sono completamente aperte», l’artista dichiara di aver voluto affrontare «un’idea di ricostruzione dell’immagine dell’essere umano, per oltrepassare limiti e barriere imposte all’evoluzione del sé e alla sua accettazione».

Questo percorso “ultragender” gode del pieno sostegno di Beatrice Trussardi, che rincara la dose: «La fluidità e il superamento dei confini legati al genere, l’abbattimento di stereotipi, etichette e categorie, in Ultragender, 2019 vengono trattati attraverso forme e colori pop, nel tentativo di portare luce sull’identità dell'individuo, sulla sua essenza e non sulla sua apparenza».

Ultragender, 2019 è l’ennesima dimostrazione di come l’arte contemporanea sia sempre più piegata alle logiche del politicamente corretto. Non è tutto: abdicando al suo ruolo tradizionale di interpretare la realtà, l’arte inizia a creare una realtà parallela non naturale, frutto della pura immaginazione umana e, con messaggi subliminali e accattivanti, lascia intendere che quella realtà immaginaria è a portata di mano ed è pure eticamente accettabile. Intanto il connubio tra arti d’avanguardia e ideologia gender è sempre più dichiarato ed esplicito. Siamo ormai al di là della semplice trasgressione o dell’effetto choc: l’obiettivo utopico di cambiare la mente umana è palese e spudorato.

 

di Luca Marcolivio

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