05/08/2020 di Manuela Antonacci

Transgender accusato d’odio per una maglia con scritto “Le donne trans sono uomini”

Il terrorismo psicologico, si sa, è uno dei mezzi essenziali usati dalla dittature per autoaffermare la propria ideologia ed è un’azione così cieca che a volte si dirige proprio verso quelle categorie che teoricamente dovrebbero essere considerate “intoccabili”.

Stiamo parlando di ciò che è accaduto a Debbie Hayton, un'insegnante di fisica nelle Midlands, un uomo ricorso alla riassegnazione del sesso biologico nel 2012. Qual è la grave colpa di Hayton? Che non crede, a differenza di molti componenti della comunità trans, che il suo sesso possa essere cambiato ed è perfettamente consapevole del fatto che rimarrà sempre biologicamente uomo.

Ma ultimamente si è reso reo di un atto considerato provocatorio e violento, dalla comunità transgender e cioè aver indossato un top con lo slogan: “Le donne trans sono uomini. Farsene una ragione!"

Questo semplice gesto, in cui esprime la propria opinione, basata peraltro, sulla propria esperienza, gli sta costando l'espulsione dal comitato LGBT del Trades Union Congress (TUC) Debbie, infatti, è membro del Comitato LGBT del Congresso dei sindacati (TUC), ma tra poco probabilmente non lo sarà più, a causa della lettera di protesta che 12 componenti del Congresso hanno scritto al segretario generale: «È andata oltre  l’espressione di un punto di vista alternativo e adesso sta diffondendo discorsi di odio contro la comunità trans».

Hayton indossava la maglietta in occasione di un evento organizzato da Fair Play for Women, un’associazione che afferma che usare il Gender Recognition Act (un decreto che consente alle persone transessuali di fare domanda per ricevere un certificato di riconoscimento del genere in cui si identificano, dopo averne soddisfatto le condizioni per il riconoscimento legale) minerebbe, di fatto, i diritti delle donne biologiche.

Il fondatore dell’organizzazione femminista, Nicola Williams, ha dichiarato: “Le accuse di ‘transfobia’ vengono lanciate alle donne così spesso e per così poco, che la parola, in sé, ha perso ogni significato.

Hayton, peraltro, è stato attaccato anche per alcuni articoli in cui aveva rilasciato la seguente, importante dichiarazione: "Le donne trans sono biologicamente maschi - in realtà essere maschi è l'unico criterio qualificante per essere una donna trans" e che “quando anche le persone trans vengono chiamate transfobiche, allora la gente dovrebbe capire quanto siano sempre stati ridicoli e inverosimili questi attacchi”.

 

 

 

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