07/09/2023

Sessualità. Cantelmi: «Ecco come il porno azzera il cervello dei giovani»

Lo psichiatra e psicoterapeuta Tonino Cantelmi, da anni impegnato nello studio e nella cura delle dipendenze giovanili, in particolari quelle legate alla sfera sessuale, ha rilasciato una lunga intervista al quotidiano Avvenire, dove mette in guardia dai pericoli della pornografia, soprattutto alla luce dei recenti e drammatici avvenimenti di stupri di gruppo di Palermo e Caivano.

«Per inquadrare il fenomeno - ha spiegato rispondendo alle domande del giornalista Luciano Moia - dobbiamo considerare una realtà davvero allarmante, insorto con prepotenza negli ultimi dieci anni e che definiamo "erotizzazione precoce dell'infanzia". I nostri bambini sono esposti troppo precocemente e troppo pervasivamente a contenuti erotico-sessuali. Ora questo dato si correla ad un altro dato impressionante: l'accesso alla pornografia ha sfondato il muro degli 11 anni e per gli adolescenti l'educazione sessuale è fortemente basata sulla pornografia». Un allarme, quello lanciato dal direttore sanitario dell'Istituto "Don Guanella" di Roma, centro di eccellenza per il disturbi del neurosviluppo, che noi di Pro Vita & Famiglia avevamo già lanciato e condiviso nei mesi e negli anni scorsi, con la campagna “Piccole Vittime Invisibili”, proprio contro l’ipersessualizzazione precoce attraverso i media e i social network.

«Il cervello di un adolescente - ha proseguito Cantelmi nell’intervista - è molto sbilanciato sul sistema limbico, il sistema antichissimo delle emozioni profonde. Tecnologia, pornografia, droghe, alcol stimolano fortemente il sistema limbico e le parti più ancestrali, irrazionali ed impulsive del cervello». Da qui la diretta conseguenza che «la stimolazione eccessiva del sistema del piacere dopamino-correlato, soprattutto in cervelli in fase di sviluppo - ha spiegato Cantelmi - genera una predisposizione alla ricerca di stimoli ulteriori ed anche estremi e spinge verso comportamenti sempre più impulsivi».

Infine, Cantelmi ha confermato come il fenomeno dell’ipersessualizzazione sia sempre più drastico, veloce e incontrollato e gli adulti - purtroppo - «sono statici e incapaci di cogliere questi fenomeni».

 

Fonte: Avvenire, 7 settembre 2023

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