Il consigliere comunale e Capogruppo della Lega nell’Assemblea di Roma Capitale, Fabrizio Santori, ha commentato il violento assalto alla sede di Pro Vita & Famiglia di sabato scorso, ad opera delle femministe di “Non Una Di Meno”.
Sul banco degli imputati le reazioni pressocché inesistenti di certe istituzioni, in particolare della sinistra e del sindaco Roberto Gualtieri, oltre che la pericolosa deriva di un sistema, quello del pensiero unico, che rischia di minare prima solo con le parole, adesso anche attraverso fenomeni di guerriglia urbana, il pensiero critico: «Grave quanto accaduto – spiega Santori - con l’assalto presso la sede di Pro Vita & Famiglia proprio nel giorno in cui si dovrebbero condannare le violenze. Noi condanniamo qualsiasi forma di questo tipo però in questo momento ci preoccupa il silenzio delle istituzioni, del sindaco Gualtieri, della Schlein del Partito Democratico, comunque sempre pieni di parole di accoglienza nei confronti di realtà che ogni giorno sono dalla parte delle donne».
Continua il consigliere: «Siamo contrari al pensiero unico o a qualsiasi forma di azione che di fatto fa cittadini di serie A e cittadini di serie B, associazioni di serie A e di serie B. Siamo vicini a Pro Vita & Famiglia, realtà importante che aiuta tantissime donne e famiglie e lo fa con cuore e attenzione soprattutto per difendere determinati valori che sono quelli della famiglia tradizionale che noi continueremo a portare a livello delle istituzioni».
Infine il consigliere chiude: «Ricordiamo inoltre che queste realtà femministe portano avanti l’apertura di sportelli Lgbt a Roma e sono fautrici del pensiero unico anche nella formazione di personale scolastico con un vero e proprio indottrinamento nei confronti dei bambini. Al di là di questi aspetti, il fatto che Pro Vita & Famiglia la pensi diversamente dal mondo gender, non può determinare una differenza di attenzione dell’amministrazione e delle istituzioni nell’espressione della solidarietà e della condanna del gesto. Il pensiero deve essere libero, l’educazione deve essere libera, ma le violenze devono essere condannate: non si può accogliere chi fa questi gesti perché fa parte di associazioni amiche. Questo è vergognoso e se si continuerà in questa direzione con il silenzio reiterato delle istituzioni allora vuol dire che chiara è la volontà di portare avanti proprio il pensiero unico».
Dopo aver rilasciato l’intervista a Pro Vita & Famiglia il consigliere Fabrizio Santori ha firmato – insieme ai suoi colleghi Giovanni Quarzo e Marco Di Stefano – ha firmato e presentato una mozione in Consiglio Comunale Capitolino per impegnare il sindaco e l’assessore competente ad esprimere vicinanza e solidarietà alla Onlus per il vile attacco subito, nonché a sostenere a livello istituzionale le attività profuse dalla stessa Associazione a tutela della vita e della famiglia e a condannare in maniera ferma e in forma ufficiale questo gravissimo ed intollerabile atto di violenza.