10/05/2025 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia

Roma. Il grido dei 10.000 in piazza per la Vita: «Papa Leone XIV è uno di noi»

Oltre 10.000 persone hanno partecipato oggi alla Manifestazione Nazionale per la Vita, sfilando da Piazza della Repubblica ai Fori Imperiali, per chiedere con forza il rispetto della Vita umana dal concepimento al termine naturale e la conseguente abrogazione della Legge 194 sull’aborto, delle tecniche di PMA che producono, manipolano e distruggono centinaia di migliaia di embrioni e lo stop a qualsiasi disegno di legge per legalizzare il suicidio assistito. La Manifestazione si è svolta regolarmente nonostante la contestazione di una decina di femministe che lungo il percorso hanno srotolato uno striscione con su scritto “prima o poi abortiamo pure voi” e hanno intonato cori inneggiando di dare fuoco ai pro vita e alle loro sedi. 

Durante l’evento il saluto istituzionale del Presidente della Camera Lorenzo Fontana, che ha richiamato l’urgenza di “una riflessione ampia e partecipata sul valore della vita e sulla necessità di assicurarne la tutela in ogni sua fase”, specialmente “in un’epoca nella quale la rapidità del progresso pone seri interrogativi sui limiti dell’agire in ambito scientifico e tecnologico”.

“L’elezione di Papa Leone XIV - afferma Antonio Brandi, Presidente di Pro Vita & Famiglia - ci ha infuso grande speranza: da Vescovo ha partecipato in prima persona alla Marcia per la Vita in Perù, affermando con coraggio che ‘la vita va difesa sempre’. Il nuovo Papa è un vero attivista pro vita, uno di noi! Oggi abbiamo detto forte: l’aborto non è un diritto, ma la soppressione di un figlio; la fecondazione artificiale non è progresso, ma distruzione di embrioni; il suicidio assistito non è libertà, ma fuga dalla realtà, una scorciatoia fatale. . Non ci fermeremo finché queste pratiche non saranno non solo illegali, ma impensabili”.

Sul palco ai Fori Imperiali si sono alternati, insieme ai portavoce dell’evento Maria Rachele Ruiu e Massimo Gandolfini, Maurizio Marrone, Assessore della Regione Piemonte e promotore del “Fondo Vita Nascente”, Livia Tossici-Bolt, attivista condannata a due anni di carcere in Inghilterra per aver sostato silenziosamente davanti a una clinica abortiva ed Emanuel Cosmin Stoica, giovane paraplegico che ha denunciato la deriva eugenetica che colpisce i più fragili con aborto ed eutanasia.

 

 

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