25/03/2022

Puglia, progetto per adolescenti finanziato dal Garante per l’Infanzia… con ombre arcobaleno!

Non c’è bisogno di dire quanto sia urgente, oggi, rafforzare anche a livello istituzionale l’impegno educativo e volto alla formazione delle giovani generazioni. Si tratta di una priorità consolidata, che nessuno da tempo osa più discutere. Ne consegue come ogni progetto che si prefigga di operare su questa frontiera – quella educativa – sia da salutare positivamente; a patto però che esso abbia contenuti eticamente fondati e, soprattutto, chiari.

Sfortunatamente, non pare essere questo il caso di «Accompagnare gli Adolescenti: percorsi per genitori e di protagonismo giovanile», progetto di Consorzio Meridia che, in questo modo, prosegue il suo impegno in, appunto, percorsi per genitori e di protagonismo giovanile. Il che, com’è ovvio, è da salutare in modo positivo. Solo, non si capisce come mai nello stesso portale internet di questa realtà manchino informazioni più dettagliate sui contenuti dell’iniziativa.

Se infatti c’è un tema su cui, tanto più oggi, c’è parecchio da dire, è proprio quello della formazione rivolta ai genitori e ai giovani che - in tempi di relativismo etico, di materialismo e di secolarizzazione – assume in contorni di un impegno, come già accennato, non solo rilevante ma di assoluta priorità. Ma torniamo ad «Accompagnare gli Adolescenti: percorsi per genitori e di protagonismo giovanile», iniziativa sulla quale, oltre ad una certa genericità, c’è anche un altro elemento che appare quanto meno singolare.

Il riferimento è alla presenza della partnership per tale progetto di Agedo, che non è una realtà tra le tante, essendo una acronimo di Associazione Genitori di Omosessuali, una onlus nata nel 1992 e formata da famiglie di persone Lgbt attiva in varie iniziative, dalla carriera “alias” per l’inserimento del nome transgender, in luogo di quello anagrafico, per i giovani che percepiscano un’identità diversa da quella biologica, a prese di posizione in difesa del gay pride.

Senza dunque emettere alcun tipo di giudizio morale su Agedo, non si può però negare come non si tratti di un’associazione super partes, bensì di una realtà che sui temi etici ed educativi, al contrario, è caratterizzata da una posizione netta e legittima, ma parecchio di parte. Allora per quale motivo si è scelto di includere Agedo tra i collaboratori di «Accompagnare gli Adolescenti: percorsi per genitori e di protagonismo giovanile» nonché nel comitato scientifico che delineerà tale progetto? E soprattutto: perché, a fronte di una iniziativa che, nella migliore delle ipotesi, presenta diversi aspetti da chiarire, essa è stata finanziata dal Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Puglia?

Perché cioè apporre un sigillo istituzionale, con tanto di sostegno economico, a qualcosa i cui contenuti non risultano essere del tutto noti? Beninteso: non si vuole insinuare nulla né, tanto meno, si intende qui affermare che Consorzio Meridia sia una realtà che non lavora seriamente, con competenza e professionalità. Nessuno vuole accusare nessuno, ci mancherebbe.

Ciò nonostante, dato che il tema di cui stiamo parlando – la formazione di giovani e delle loro famiglie – è assolutamente rilevante, e dato che non sono mancati negli anni, lungo la penisola, esempi di iniziative a prima vista educative ma poi, nei fatti, casi di indottrinamento, pare opportuno che i contenuti del progetto in questione siano chiariti nel dettaglio e al più presto. A maggior ragione alla luce della presenza, in questo progetto, di un sigla come Agedo, per nulla neutrale o imparziale, come poc’anzi si ricordava, rispetto a temi antropologici nei quali sarebbe invece consigliabile quanto meno un approccio pluralista.

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