23/07/2014

Procreazione assistita e selezione del sesso

Quando si ricorre alla fecondazione artificiale si comprano i gameti, si creano embrioni in vitro, e poi si buttano via:

- quelli malati o difettosi,

- quelli poco adatti per motivi genetici e vitali,

- quelli poco graditi ai genitori.

Infatti in  tre paesi, dove corrono numerosi i turisti della procreazione “a la carta”, è anche possibile scegliere il sesso, quindi buttar via i maschi o (più frequentemente) le femmine, solo perché non desiderabili.

I paesi suddetti sono il Sud Africa, la Tailandia (meta preferita dai ricchi Cinesi e dagli orientali che  notoriamente tendono ad essere più  “misogini”) e – udite, udite – i democraticissimi USA, paladini dei diritti umani, dell’uguaglianza e culla del femminismo progressista. Per ulteriori info sul turismo procreativo sesso-selettivo dell’estremo oriente si veda qui

Un’ultima nota: ma perché – per lo meno negli USA – fare tanta fatica per selezionare il maschio o la femmina, quando poi il bambino sarà lui a scegliere di che “genere” vorrà essere?

Francesca Romana Poleggi

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