06/08/2016

Poligamia: per Piccardo (Ucoii) è un diritto civile come le unioni gay

Quando abbiamo sostenuto che, una volta approvate le unioni gay, si sarebbe dovuta ammettere anche la poligamia, facevamo semplicemente un ragionamento logico.

Infatti se quel che conta è solo l’amore, o presunto tale, perché mai un uomo non potrebbe sposare due o più donne? E perché mai non potrebbero venir riconosciute altre forme di relazioni, come quelle che si definiscono poliamore? E si potrebbe continuare con la zoofilia, l’incesto, la pedofilia o con i “matrimoni” con oggetti...

Con la stessa logica l’ex segretario e portavoce, nonché fondatore dell’Ucoii (Unione delle Comunità Islamiche d’Italia), Hamza Piccardo, ha voluto commentare sul suo profilo Facebook le prime “nozze” omosessuali a Milano, alla presenza del sindaco Beppe Sala. «Se è solo una questione di diritti civili – ha scritto Piccardo – ebbene la poligamia è un diritto civile».

Il post ha suscitato subito un vespaio di polemiche. Ma il leader islamico ha spiegato la sua posizione (che ovviamente non condividiamo) in maniera coerente. Coerente quanto meno con la filosofia di fondo che ha portato allo pseudo-matrimonio omosessuale in Italia e in altri Paesi.

«Noi [musulmani n.d.r. ] chiediamo la poligamia secondo la Rivelazione e la tradizione. Le forme diverse non ci riguardano» ha spiegato Piccardo. «Io e milioni di persone non condividiamo la relazione omosessuale  – ha precisato – e tuttavia essa è lecita e ne rispettiamo gli attori. I soggetti interessati sono comunque una minoranza, come lo sarebbero i poligami. L’intera società può accettarli tutti».

E ha continuato: «Non si sottovaluti l’azione demografica della poligamia che riequilibrerebbe in parte il calo e la conseguente necessità di mano d’opera straniera, con le reazioni che conosciamo». Pertanto, lo Stato dovrebbe regolamentarla, come ha fatto per le unioni gay, tutelando così i diritti di tutti gli interessati, figli compresi. «Nessun vuole dettar legge – ha concluso l’ex portavoce Ucoii – solo rivendicare un diritto civile». Certo, «non è una priorità, è una questione di uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge. Comunque i diritti sono tutti sullo stesso piano, poi ci possono essere strategie e tempi diversi per rivendicarli ed implementarli».

Quanti, tra coloro che hanno voluto le “nozze” tra persone dello stesso sesso, si stracciano le vesti per le dichiarazioni di Piccardo, dovrebbero fermarsi a riflettere un attimo e vedere se la loro non sia solo mera ipocrisia...

Redazione

Fonte: Corriere della sera

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