05/01/2014

Picchetto davanti alla Chiesa – centri sociali e Rifondazione Comunista

Dopo l’occupazione di una Chiesa a Bologna da parte di un gruppo di femministe, la militante del movimento femen che ha interrotto la Santa Messa di Natale saltando sull’altare mezza nuda urlando frasi blasfeme, ci mancava solo lui: il picchetto fuori dalla Chiesa durante la Messa della domenica.

Rifondazione Comunista contro il parroco. No, non si sta parlando di una riedizione in salsa moderna di Don Camillo e Peppone (personaggi divisi dalle bandiere e dagli ideali ma legati indissolubilmente dall’amore per la propria terra ed il profondo senso di responsabilità per la comunità umana in cui vivevano).

Padre Luigi Ceresoli, parroco di Piratello, domenica scorsa in occasione della giornata dedicata alla famiglia, ha parlato anche di gay ricordando, nell’ambito di un excursus generale, che fino al 1990 l’omosessualità era considerata un disturbo mentale per l’Organizzazione Mondiale della Sanità. Ceresoli, quindi, ha riportato solamente quando un organismo internazionalmente riconosciuto sosteneva fino a poco tempo fa. Per il resto, com’è giusto che sia, ha parlato di famiglia tradizionale e del suo valore, per il singolo come per la comunità.

Apriti cielo! Il centro sociale autogestito Brigata 36 ha deciso di organizzare un picchetto con volantinaggio contro l’omofobia durante la Santa Messa di oggi, appuntamento a cui ha aderito subito Rifondazione Comunista.

Secondo gli organizzatori le parole del parroco sono “espressione di oscurantismo religioso e di una visione retrograda e omofoba del mondo”.

Interviene sul dibattito un noto medico imolese, Roverto Cerbai, affermando che «nella società attuale il solo prospettare il ricorso per queste ultime persone ad aiuto psicologico può valere l’accusa di omofobia, col rischio di creare un pericoloso pregiudizio sociale verso chi esprime pareri o libere manifestazioni di pensiero».

Per l’ennesima volta, quindi, ci troviamo di fronte ad un attacco violento e liberticida, totalmente irrispettoso delle coscienze dei singoli e del senso di appartenenza. E poi sarebbe il parroco il retrogrado…

Redazione

Fonte: Il Resto del Carlino

 

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