12/10/2022 di Ufficio Stampa Pro Vita & Famiglia

Perboni (PV&F Bologna): «Da sindaco Lepore intolleranza anti democratica verso nostri manifesti sul gender»

«"A Bologna non tolleriamo l'intolleranza" è il nuovo slogan di Matteo Lepore, invocato per promuovere la censura di un pensiero differente dal suo rispetto all'ideologia di genere, divenuta tema etico scottante della cultura educativa postmoderna. Il fatto che bambini e bambine possano essere intrappolati in un corpo sbagliato, e che l'unica vera soluzione sia una trasformazione invasiva del proprio corpo da iniziare prima della pubertà con somministrazione di farmaci bloccanti, viene ormai dato per assodato e certo», così Francesco Perboni referente Pro Vita & Famiglia Bologna

FIRMA QUI PER CHIEDERE UN MINISTRO A FAVORE DELLA LIBERTA' EDUCATIVA!

«Ora Pro Vita & Famiglia viene accusata di aver affisso in luoghi sensibili (peraltro la scelta del luogo è sempre nelle mani del comune stesso e non dell'associazione che paga per le affissioni) manifesti offensivi della dignità delle persone e della libertà di espressione di genere. I manifesti dicono "Basta confondere l'identità sessuale dei bambini". Vorremmo chiedere al sindaco: è offensivo ritenere che un bambino non sia in grado di affrontare una decisione simile? Che non sia in grado di capire se in realtà è un bambino intrappolato nel corpo di una bambina? È offensivo ritenere che i bambini non debbano affrontare discorsi come questi fino a che non abbiano raggiunto un'età più adatta? E soprattutto, è offensivo chiedere che non venga insegnato nelle scuole che i bambini devono decidere cosa essere, lasciando alla famiglia la libertà educativa sui propri figli? Questo è il messaggio dell nostro manifesto. Un messaggio dunque a tutela dei bambini e delle famiglie, un messaggio in nessun caso offensivo né sessista né discriminatorio».

«Noi non condividiamo la teoria di genere, che Lepore si permette addirittura di definire “fantomatica”. La teoria gender, purtroppo, esiste e prova ne sono le decine di progetti proposti nelle scuole di ogni ordine e grado o le vergognose fiabe e letture rivolte ai bambini sulla sessualità fluida e gli “infiniti” generi. Pensiamo dunque che sia un'antropologia nichilista che svuota il concetto di uomo e donna sciogliendo l'identità di ciascuno in un confuso magma senza forma, completamente sconnesso dalla realtà. Questa teoria, infatti, come una colonizzazione ideologica viene diffusa fra i bambini e gli adolescenti nelle scuole mediante progetti scolastici gestiti da altre associazioni fortemente ideologizzate. Loro sono liberi di entrare nelle scuole ed insegnare ai nostri figli queste teorie, senza previo consenso dei genitori. Noi non siamo liberi di dire di “NO” con un cartellone. Dove starebbe la democrazia in questo?».

«Facciamo infine notare al sindaco - conclude Perboni - che un dialogo democratico si svolge in contesti istituzionali. Se pensate che i nostri manifesti siano illegali, sia deciso democraticamente in sede legale. Dov'è lo sdegno per gli atti anti democratici ed incivili di censura da parte dei gruppi che strappano i manifesti prima di qualsiasi contesa pubblica? Anche i partiti totalitari del secolo scorso tacevano davanti alle azioni di gruppi violenti, e segretamente se ne compiacevano. Se non siete d'accordo con queste forme anti democratiche abbiate il coraggio di prenderne le distanze, oppure abbiate il coraggio di sostenere la censura apertamente».

FIRMA QUI PER CHIEDERE UN MINISTRO A FAVORE DELLA LIBERTA' EDUCATIVA!

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.