30/01/2020

Papa Francesco riafferma «il valore intangibile della vita umana»

Nel suo discorso alla plenaria della Congregazione della Dottrina della Fede, Papa Francesco ha denunciato come male sociale il fatto che si stia «progressivamente erodendo la consapevolezza riguardo a ciò che rende preziosa la vita umana», sempre più considerata «in ragione della sua efficienza e utilità». E ricorda: «una società merita la qualifica di ‘civile’ se sviluppa gli anticorpi contro la cultura dello scarto; se riconosce il valore intangibile della vita umana».

Riferendosi, poi, ai malati, ha riaffermato «dovere di non abbandonare mai nessuno in presenza di mali inguaribili», perché «la vita umana […] conserva tutto il suo valore e tutta la sua dignità in qualsiasi condizione, anche di precarietà e fragilità, e come tale è sempre degna della massima considerazione». Non vi sono, dunque, condizioni di salute fisica o mentale tanto gravi da ridurre la dignità della vita di qualcuno. 

Come abbiamo affermato nella nostra ultima campagna contro l'eutanasia, di fronte a situazioni di dolore, l'obiettivo della società dev'essere quello di «eliminare la sofferenza, non il sofferente».

 

di Luca Scalise

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