21/03/2022 di Fabrizio Cannone

Oltre la monogamia. Ora addirittura gli psicologi propagandano l’amore fluido

Psicologia.io, fondato nel 2018, si presenta come “il portale dedicato alle opportunità di formazione e aggiornamento professionale in psicologia”. E in pochi anni si sarebbe affermato “in Italia come leader della formazione nel panorama della psicologia professionale e della psicoterapia”.

Roba seria dunque. Scienza, non chiacchiere. E neppure gruppi improvvisati e auto-organizzati, che oggi sorgono come funghi, per il sostegno reciproco e la lotta alla depressione. Eppure, il portale, assieme a Giunti psicometrics, “il principale editore di strumenti psicometrici in Italia”, promuove un bizzarro corso che ha un titolo che è tutto un programma: “Oltre la coppia monogama. Poliamore e fluidità relazionale”.

Possiamo, purtroppo, tranquillamente ammettere che la “fluidità relazionale” è una triste realtà portata avanti soprattutto dalle lobby Lgbt, più che un’opinione. Ma non tutti i fatti sono automaticamente da legittimarsi e da plaudirsi. Si pensi alla seria lezione di Zygmunt Bauman in “Amore liquido. Sulla fragilità dei legami affettivi” (2003). Il sociologo e filosofo polacco parlava della bassa intensità delle coppie contemporanee, dell’aumento della solitudine e dello sgretolarsi delle famiglie post-moderne.

Ma ciò che Bauman analizzava e criticava, con perizia da sociologo, qui viene invece esaltato e giustificato, con un linguaggio che non dà adito a dubbi.

Si dice infatti nella locandina di presentazione che le “relazioni non monogame consensuali” sono piuttosto diffuse. E che quindi è importante, specie per gli addetti ai lavori, “prendere in considerazione l’esistenza di questa realtà e contribuire a diminuire lo stigma e la patologizzazione di chi vive relazioni non esclusive”.

Certo, la nozione di “amore non esclusivo” è davvero bizzarra. Ci riporta ai tempi della poligamia, della poliandria o dello scambio di donne (e figli) come oggetti e merce. Ma basta usare le parole giuste per descrivere una crisi inaudita della stabilità e il progresso è garantito.

Del resto la docente dell’imperdibile corso è Dania Piras, che di mestiere fa “la psicologa e consulente sessuale”. Il suo curriculum è sicuramente all’altezza del corso, non c’è che dire. Eccone un estratto. “Persona non binaria, attivista queer e transfemminista intersezionale, a settembre 2019 ha aperto la pagina IG @hello_policose e da allora si occupa di divulgazione sul poliamore e le non monogamie consensuali, sessualità, temi LGBTQ+ e salute mentale”.

La Piras, inoltre, “sta frequentando l’ultimo livello del Master in Sessuologia Clinica della Giunti Psychometrics” e nel 2021 ha “partecipato come relatrice alla Tavola Rotonda sulla sessualità atipica per il Festival della Sessuologia”.

Resta però la realtà che la famiglia stabile, monogamica, eterosessuale è – malgrado la sua crisi odierna – la più frequente delle unioni sentimentali e soprattutto è la cellula fondamentale e imprescindibile di qualsiasi società umana. E cercare di sabotarla non fa bene a nessuno. Neppure ai fautori della poligamia, del poliamore o dell’amore libero, pardon delle “relazioni non monogame consensuali”.
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