03/05/2015

Matrimonio gay trascritto a Reggio Emilia, annullato dal prefetto

A Reggio Emilia, il prefetto ha annullato l’atto di trascrizione di un matrimonio gay. Anzi: “matrimonio” gay.

Il sindaco, Luca Vecchi, in ossequio all’ideologia politicamente corretta e in barba alla legge e ai principi fondamentali della democrazia e dello stato di diritto, aveva registrato il “matrimonio” di due donne contratto in Portogallo.

Raffaele Ruberto, prefetto di Reggio Emilia, che ne ha ordinato la cancellazione, invece, ha obbedito alla legge, al buon senso, al principio della separazione dei poteri.

Come abbiamo spiegato in altre circostanze, il potere esecutivo (sindaci, prefetti, ministri) è soggetto alla legge del Parlamento (che in democrazia rappresenta il popolo). Quindi capita che il potere esecutivo si ponga al di sopra della legge in posti tipo la Cina, dove la volontà popolare conta meno di niente. Oppure capitava ai tempi di Don Rodrigo e Renzo e Lucia, nello stato assoluto.

Bludental

La coppia reggiana formata da Maria Emanuela Lanzerotti e Conchita Nicolao, che si era sposata a Oporto nel 2013, era stata la prima di altre tre ad aver ottenuto la trascrizione da Vecchi.

L’atto del prefetto ha ovviamente suscitato l’ira dell’Arcigay. La Gazzetta di Reggio riporta la dichiarazione del presidente, Nicolini: “E’ difficile non prendersela con il nuovo prefetto Raffaele Ruberto di Reggio, che applica una circolare sconfessata più volte da varie sentenze (l’ultima è del TAR del Lazio del 9 marzo 2015, in cui i giudici hanno espressamente detto che il prefetto non ha il potere di cancellare le trascrizioni)”.

Nicolini dimentica, però, che il TAR ha anche detto che le trascrizioni sono illegittime.

Redazione

Questo articolo e tutte le attività di Pro Vita & Famiglia Onlus sono possibili solo grazie all'aiuto di chi ha a cuore la Vita, la Famiglia e la sana Educazione dei giovani. Per favore sostieni la nostra missione: fai ora una donazione a Pro Vita & Famiglia Onlus tramite Carta o Paypal oppure con bonifico bancario o bollettino postale. Aiutaci anche con il tuo 5 per mille: nella dichiarazione dei redditi firma e scrivi il codice fiscale 94040860226.