“O capiamo o moriamo”, è un libro di facile lettura – duecento pagine – scritto da Mario Adinolfi, direttore della Croce, che ci invita a riflettere sulle questioni più delicate dei nostri tempi.
Parla di Islam, di eugenetica, di ideologia gender, questione demografica, cioè di temi scomodi, sui quali normalmente si evita di esporsi. A volte, si preferisce addirittura “non sapere”...
Su certe cose, invece, Adinolfi non ha certo peli sulla lingua. E lancia delle frecciatine che toccano il nervo scoperto, forse fanno un po’ male, ma inducono a ragionare, a rispondere a domande scomode, ma ineludibili: perché “o capiamo o moriamo”.
Dalla presentazione che ne ha fatto lo stesso Adinolfi su La Croce qualche tempo fa: «Con la civiltà del “rock e dei fumetti, dell’aborto e del divorzio” non si sopravvive nel conflitto di civiltà incipiente “perché nessuno è disposto a morire per un iPhone”. In “O capiamo a moriamo” spiego che l’attacco sarà più subdolo e a tenaglia: scava sotto con la fragile libertà occidentale fondata sull’apericena e attacca da sopra con i numeri schiaccianti della demografia. Moriremo non per mano violenta ma carichi d’anni dovendo però ascoltare nei nostri ultimi istanti la nenia di un muezzin rilanciata dagli altoparlanti, mentre alla TV ci spiegheranno com’è bella la voce dei trans che si tagliano i coxxxni da soli, metafora perfetta della nostra società destinata ad essere travolta perché ormai inneggiante agli eunuchi».
Redazione
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