04/09/2016

Madre Teresa, oggi santa, scrive una lettera a tutti noi

Madre Teresa di Calcutta è un personaggio che obiettivamente ha creato una gigantesca opera di bene per l’umanità. Il che dovrebbe essere riconosciuto anche da “laici” e non credenti.

Eppure c’è chi, anche in occasione di questa sua canonizzazione, si adopera per infangarne la memoria: il mondo è pieno di “catari”, puri, quelli che non sbagliano mai e considerano abietti tutti gli altri...

ProVita non vuole entrare nel merito di questioni religiose che esulano la sua mission, anche se qualcuno in Redazione – a seguito di un corso di catechismo base, di quelli per principianti – non si stupisce del fatto che anche Madre Teresa, come tutti gli esseri umani, possa aver commesso degli errori, nella vita, e perfino dei peccati... Non ci interessa, dicevamo.

Ci piace, invece, rispolverare questa lettera che Madre Teresa scrisse al Centro di Aiuto alla Vita di Casale Monferrato, il 31 maggio 1992. Ci coinvolge davvero e la sentiamo indirizzata a tutti noi.

Cari amici di tutta Italia, oggi Gesù viene in mezzo a noi ancora una volta come bambino – come il bambino non nato – ed i suoi non lo accolgono. Gesù divenne un fanciullo in Betlemme per insegnarci ad amare il bambino.
Il bambino – non nato – il feto umano – è membro vivente della razza umana – come te e me – creato ad immagine e somiglianza di Dio – per grandissime cose – amare ed essere amato. Perciò non c’è più da scegliere una volta che il bambino è stato concepito. Una seconda Vita – un altro essere umano è già nel grembo della madre.
Distruggere questa Vita con l’aborto è omicidio, anzi peggio di ogni altro assassinio. Poiché chi non è ancora nato è il più debole, il più piccolo e il più misero della razza umana, e la sua Vita dipende dalla madre – dipende da me e da te – per una Vita autentica. Se il bambino non ancora nato dovesse morire per deliberata volontà della madre, che è colei che deve proteggere e nutrire quella Vita, chi altri c’è da proteggere?
Questa è la ragione per cui io chiamo i bambini non ancora nati, i più poveri tra i poveri.
Se una madre può uccidere il suo stesso figlio nel suo grembo, distruggere la carne della sua carne, Vita della sua Vita e frutto del suo amore, perché ci sorprendiamo della violenza e del terrorismo che si sparge intorno a noi?
L’aborto è il più grande distruttore di pace oggi al mondo – il più grande distruttore d’amore. La mia preghiera per ciascuno di voi, che voi possiate battervi per Dio, per la Vita e per la famiglia, e proteggere il bambino non ancora nato.
Preghiamo.

 

Madre Teresa di Calcutta 

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