28/07/2015

L’ipersessualizzazione dei ragazzini e il business dell’aborto

L’International Planned Parenthood Federation gestisce la gran parte delle cliniche per aborto degli USA e propaganda e fornisce il pacchetto “educazione sessuale + contraccezione e aborto” in tutto il mondo.

Oggi si trova al centro di uno scandalo per via del commercio di organi di bambini abortiti che è stato dimostrato dal giornalismo investigativo dei prolife americani, con i video che abbiamo pubblicato qui e qui.

Dietro alla cultura della morte che sottende l’abortismo, infatti c’è il dio-quattrino che volentieri condivide il potere sulla nostra società decadente insieme al suo collega, il dio-sesso.

Che la nostra sia una società ipersessualizzata è sotto gli occhi di tutti. Ne parleremo diffusamente nel prossimo numero di Notizie ProVita, a settembre.

Che l’ipersessualizzazione dei giovani convenga al business della contraccezione e dell’aborto è abbastanza evidente.

A riprova possiamo leggere dal blog Esistenzialmente Periferico la traduzione di un paio di citazioni dall’intervista a Carol Everett (disponibile su Youtube), ex direttrice di cliniche abortiste (ha assistito a circa 35.000 aborti, dopodiché si è convertita).

Carol Everett: … prima di tutto questo è un «business», il mercato è dato dagli aborti. La futura cliente delle cliniche dell’aborto è la ragazzina oggi di 13 anni che ricorrerà all’aborto come metodo di controllo delle gravidanze... dunque vanno per le scuole con l’obbiettivo di far fare loro, fra i 13 ed i 18 anni, dai 3 ai 5 aborti ... dunque devi fare in modo che a 12 anni restino incinta, questo per creare il mercato... per farlo si separano i figli dai genitori e dai loro valori... li si iper-sessualizza dando loro tutte le informazioni sul sesso in modo sbagliato ... e questo fin dall’asilo... [...]

Carol Everett: «Partiamo dall’inizio: la mia provvigione era di 25 dollari e l’obbiettivo era di 40.000 aborti l’anno. Dunque, potevo diventare milionaria... nel primo trimestre si sono fatti dai 10 ai 12 aborti all’ora... quello più economico costava 300 dollari, il medio 500... sono cifre a 3 zeri ogni ora, con un flusso continuo di ragazze che passano da una stanza all’altra ... non ci sono protocolli... cartelle cliniche... se ne segni 10 e ne fai 12 saltano fuori 1.200 dollari l’ora che io e te possiamo far sparire ... chi ci lavora non è un dipendente ... ha un contratto di collaborazione esterna liquidato in contanti su base giornaliera... l’Agenzia delle Entrate non ne saprà mai nulla... questo è ancora l’affare, privo di regolamentazioni, più grosso che ci sia nel nostro Paese... più delle droghe illegali... nel 1988 risulta che fosse noto solo il 50% degli aborti... puoi farti un’idea di quanti bambini siano uccisi ogni giorno...”

Redazione

 

 

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