27/02/2024 di Salvatore Tropea

L’eurodeputato Berlato: «Serve riconoscere l’umanità del concepito con leggi specifiche come quella di “Un cuore che batte”»

«Il progressismo europeo vuole inasprire la cultura della morte, ecco perché è necessario riconoscere l’umanità del concepito». A dichiararlo è – in una nota – il Deputato italiano al Parlamento Europeo, l’on. Sergio Berlato. «In Francia – prosegue Berlato - è in atto la costituzionalizzazione dell’aborto, mentre in Inghilterra si sta discutendo se depenalizzare l’interruzione di gravidanza dopo le 24 settimane: l’ideologia progressista vuole inasprire la cultura della morte».

«Con il dramma dell’inverno demografico che colpisce l’Occidente europeo – continua la nota - sarebbe arrivato il momento di aprire un sano e pacifico dibattito sull’opportunità di radicalizzare o meno l’accessibilità alla pratica dell’aborto».

«Per questo motivo – conclude l’eurodeputato di ECR-FDI - sono d’accordo con il Progetto di Legge “Un Cuore che batte”, promosso da tante associazioni e sigle pro life tra le quali anche Pro Vita & Famiglia onlus, il quale è approdato al Parlamento Italiano, con lo scopo di far ascoltare alle donne il cuore pulsante del figlio, perché anche al concepito possa essere riconosciuta la capacità giuridica e i suoi diritti di essere umano».

 

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