15/02/2022

Lettera alla Redazione: "Mario", le Marche, l'eutanasia

Spett. Redazione,
si legge che il Tribunale di Ancona ha autorizzato un Paziente, denominato convenzionalmente Mario, ad assumere una dose letale di un anestetico generale, ricorrendo le quattro condizioni indicate dalla Corte Costituzionale affinché l’aiuto al suicidio non costituisca ipotesi di reato.
Sarebbe stato accertato che: 1. la patologia è irreversibile; 2. il dolore è insopportabile senza palliativi che sono rifiutati; 3. il paziente si avvale di un intervento meccanico per l’espulsione delle deiezioni; 4. è capace di decidere.
Nonostante tale sentenza della Corte Costituzionale, l’art.580 c.p. “istigazione o aiuto al suicidio” non risulta essere stato sinora abolito, ed una Persona gravemente malata e sofferente potrebbe non essere del tutto in grado di intendere e di volere: potrebbe quindi trovarsi nella condizione dell’art.579 c.p. punto 2 cioè ”in condizioni di deficienza psichica per un’altra infermità”, cosicché non si tratterebbe di “omicidio del consenziente” (art.579 c.p.) bensì di omicidio (art.575 c.p.) con eventuali aggravanti come premeditazione (art.576 c.p.) ed altro (uso di sostanze venefiche art.577 c.p.).
Chi ha accertato le condizioni psichiche di Mario? Si è visto di che cosa sono capaci certi individui a Bibbiano ed in mille altre circostanze. Inoltre: Perché il Paziente rifiuterebbe le cure palliative?
 
Siamo da tempo esposti allo stravolgimento dei valori fondanti della società: procurato aborto, nella realtà dei fatti libero e gratuito (a spese dei contribuenti, compresi quelli che hanno in orrore il procurato aborto); soppressione di Eluana Englaro, promossa addirittura da suo padre (sic); ora soppressione di Mario.
 
Se nell’ordinamento giuridico non esiste un diritto a morire, come si giustifica la sentenza del Tribunale di Ancona? Non si dovrebbe quindi intervenire per bloccarne l’esecuzione? (il termine esecuzione è più che mai appropriato)
 
Ritengo anche che gli Elettori che votano per la coalizione detta di centrodestra, si aspetterebbero in questa occasione (come in molte altre) una più coraggiosa e più incisiva azione dei loro Rappresentanti, che nella Regione Marche detengono la maggioranza. Se nella pratica il centrodestra si allinea alla prevaricazione sinistra, è giustificato il massiccio astensionismo di gran parte degli aventi diritto al voto.
 
Luciano Leone 
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