29/10/2013

Lettera al direttore Sallusti

A seguito della pubblicazione dell’articolo su Il Giornale dal titolo Suicida un altro giovane gay – “Sto male in questa società” il nostro editore, Toni Brandi ha deciso di inviare una lettera al Direttore della testata – Alessandro Sallusti. Riportiamo il testo integrale della lettera:

“Gentilissimo Dottor Sallusti,
sono esterefatto di aver letto l’articolo di Massimo Malpica su “Il Giornale” di oggi riguardo l’apparente suicidio di un giovane gay.  Nel caso di Roberto l’omofobia non c’entrava nulla e la Procura di Roma chiese infatti l’archiviazione del fascicolo perché venne accertato che la vittima non decise di togliersi la vita a causa di episodi di bullismo ed omofobia, ma per un disagio esistenziale non generato dall’ambiente esterno. Purtroppo, mentre il suicidio di Roberto fu propagandato da quasi tutta la stampa, la verita’ sulla conclusione della Procura di Roma non venne riportata. Roberto non fu il primo caso di vero e proprio sciacallaggio su fatti tragici subito usati dalla lobby gay per accusare gli italiani di omofobia: Andrea (gennaio 2013) che non era affatto omosessuale, il tentato suicidio del sedicenne di Roma (maggio 2013) che però lui stesso spiego’ di non essere motivato dall’omofobia ed infine l’attentato al liceo Socrate, noto istituto gay-friendly, rivelatosi invece una vendetta per una bocciatura. Non sarebbe il caso di approfondire bene il caso di Simone?  Ed informare gli Italiani sull’alta percentuale di suicidi dei transessuali dopo l’operazione di cambio del sesso (30% a 50% secondo fonti trans). Suggerisco al dott Malpica di leggersi il libro “Paper Genders – il mito del cambiamento di sesso” di Walt Heyer che riporta interessanti informazioni (spesso di fonte homo e trans) sulle sofferenze di questi nostri fratelli. Il continuo ed ossessivo spauracchio sull’omofobia e la transfobia, usato per ogni caso e per chiunque osi dire qualcosa di contrario alle associazioni LGBT, non solo disinforma i vostri lettori ma aiuterà il passaggio dell’iniqua legge sull’omofobia e la transfobia che porterà ad un vero a proprio reato di opinione per chi si permetterà di esprimere opinioni contrarie ai matrimoni ed adozioni per trans ed omosessuali. Inoltre la legge porterà l’indottrinamento trans ed omosessualista  e sull’identità di genere nelle nostre scuole dalla giovane età (vedere “la strategia nazionale contro le discriminazioni su orientamento sessuale e identità di genere”, sviluppata dal Dipartimento delle Pari Opportunità. Ricordo anche che l’Italia è stata classificata dal Pew Research Center come il settimo Paese al mondo per miglior accettazione degli omosessuali.
Sono un vostro assiduo lettore e vi prego, non mettetevi anche voi a fare il “politically correct”. Molti Italiani hanno fiducia nel vostro bel quotidiano.
Cordialmente
Antonio Brandi
Editore
Notizie Pro Vita

Festini

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