24/02/2015

L’estrema suscettibilità dei promotori delle unioni civili

Francesca Baldini, del “Comitato di mamma ce n’è una sola – contro l’utero in affitto” ha fatto un resoconto dell’audizione tenutasi in Senato a proposito della proposta Cirinnà sulle unioni civili (alias matrimonio gay).

Ne ha scritto sul portale MatchMan News, e ne facciamo parte ai nostri lettori, non senza dover notare l’estrema suscettibilità mostrata da coloro che difendono i “diritti civili” (di tutti, meno che dei bambini).

Poco dopo le 14,30 di giovedì 19 febbraio, alcune associazioni che rappresentano il mondo di famiglia, scuola, genitori ed educatori, si sono date appuntamento all’Aula Commissione Giustizia.

Obiettivo dell’audizione, richiesta dal senatore Carlo Giovanardi, è quello di discutere delle migliorie da apportare al testo unico per “Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze”, presentato dalla senatrice del Pd Cirinnà lo scorso 2 luglio e ormai in dirittura di arrivo per essere votato nelle prossime settimane.

Una richiesta, quella avanzata dal senatore Giovanardi, di ascoltare il mondo “laico” della famiglia, legittima, visto che proprio nelle settimane precedenti, erano state ascoltate le associazioni che rappresentano il mondo Lgbt, primi beneficiari di questo testo di legge”.

Le tante associazioni presenti, avevano inviato esperti nel settore medico, come la psichiatra Dina Nerozzi, il docente di psicologia e psicopatologia dei legami familiari, psicoterapeuti come Mario Binasco e Marco Scicchitano, giuristi come il prof. Filippo Vari, il magistrato Domenico Airoma e il giudice, nonché ex sottosegretario del Ministero dell’Interno, Alfredo Mantovano.

La discussione davanti alla Commissione, presieduta dall’ex ministro alla Giustizia Nitto Palma, si apre in un clima decisamente teso” riporta la Baldini. Vivace “la reazione del senatore Lo Giudice e della senatrice Cirinnà, entrambi usciti dall’aula, all’inizio della relazione della dott.ssa Nerozzi, che affermava legittimamente: “Va chiarito che cosa vuol dire “vincolo affettivo”, io posso avere affetto anche per il mio cane”.

Quando sono rientrati, la tensione non è calata e palese è stato il disinteresse mostrato “per lo meno proprio dalla senatrice che aveva presentato il disegno di legge.

Incisiva anche la relazione della giovane rappresentante del comitato “Di Mamma ce n’é una sola, contro la pratica dell’utero in affitto” ha affermato: «L’apertura a questo tipo di unioni potrebbe rappresentare un vero e proprio cavallo di Troia per l’inserimento delle “stepchild adoption”, ovvero l’adozione per le coppie omosessuali nei casi in cui ci sia un genitore biologico nella coppia, dando loro il pieno diritto a “formarsi una famiglia”» – , ha poi proseguito la Bonomi – «L’adozione di questo disegno di legge sulle unioni civili non solo è del tutto inutile e non urgente, ma è anche discriminatorio nei confronti delle coppie sposate».

Infine la Baldini constata come  –  oltre alle questioni giuridiche e morali – ” in questo disegno di legge esistano tante falle, prima fra tutte la copertura finanziaria, obbligatoria per far tramutare qualsiasi disegno di legge in legge vera e propria e qui praticamente assente.”

La discussione e la presentazione degli emendamenti si apre la prossima settimana. La maggioranza si auspica di concludere l’approvazione entro marzo. Vediamo cosa potrà fare l’opposizione.

Redazione

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