14/01/2020

L’arcobaleno Lgbt invade anche le strade

«Una bella iniziativa per gli studenti di Margherita di Savoia. Davanti alle scuole salinare saranno colorate le strisce pedonali con i colori dell’arcobaleno. Il primo intervento è stato già effettuato e concluso questa mattina. La prossima settimana verranno adeguate anche le strisce pedonali nei pressi della Scuola Elementare e Scuola Media», leggiamo su margherita.news24.city.

Fino a diversi anni fa, l’arcobaleno era considerato solamente il simbolo della pace, i suoi colori erano utilizzati, spesso su bandiere, prevalentemente in tempo di conflitti o a seguito di eventi di terrorismo, per chiedere ai potenti della terra di promuovere il dialogo e la non violenza.

Oggi l’arcobaleno è considerato dalla quasi totalità dell’opinione pubblica come il simbolo del mondo Lgbt e della lotta all’omofobia.

Intendiamoci, il rispetto di tutti noi di Pro Vita e Famiglia Onlus va a ciascuno, indipendentemente dal proprio orientamento sessuale. Allo stesso modo, riteniamo che nessuna persona vada discriminata, né maltrattata, per alcuna ragione al mondo.

Troppo spesso, però, anche solo dire che la famiglia si fonda sull’unione tra un uomo e una donna, o che un bambino può avere solo un padre ed una madre, viene considerato “omofobia”. Ma questa non è discriminazione: è la pura e rispettosa verità.

L’ideologia gender induce i bambini a pensare di poter essere nati nel corpo sbagliato e insegna loro che si possa essere maschi o femmine indipendentemente dal proprio sesso. In molti casi, proprio le scuole si rivelano essere luoghi di indottrinamento in tal senso. Essere contrari al fatto che a bambini e ragazzi vengano veicolate tali idee false, non significa discriminare qualcuno, ma tutelare infanzia e adolescenza.

Una iniziativa come quella di colorare le strisce pedonali davanti alle scuole con i colori dell’arcobaleno, potrebbe non limitarsi, quindi, a trasmettere agli alunni il giusto valore del rispetto reciproco, ma rischierebbe di comunicare loro una concezione a senso unico di cosa sia o non sia discriminazione.

Rispetto per tutti, dunque, ma le idee del gender stiano lontane dalle scuole.

 

di Luca Scalise

 

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