La Regione Emilia Romagna finanzia la Notte Rosa che quest'anno spinge alla fluidità di genere

«Fluidità di generi, essere ciò che ci si sente, ovvero qualsiasi cosa. Sono questi i messaggi, con un chiaro riferimento alla fluidità sessuale e di genere, promossi dalla prossima Notte Rosa 2023, dal titolo “Pink Fluid”, che si terrà in Romagna dal 7 al 9 luglio e che riceverà un contributo regionale di oltre 130.000 euro. E’ grave che la Regione finanzi un evento che porta istanze pericolose per giovani e adolescenti. Sempre più spesso, infatti, denunciamo i progetti gender e carriera alias che entrano nelle scuole e nei luoghi per giovani, rischiando di istaurare nella loro mente e soprattutto nelle personalità più fragili la falsa e pericolosa idea che si può “nascere nel corpo sbagliato” e per questo essere fluidi, essere ciò che si vuole. Tutto questo può portare a conseguenze devastanti, come intraprendere iter di transizione prima sociale e poi chirurgica, anche con danni irreversibili. Sappiamo quanto la Notte Rosa sia un appuntamento importante per la nostra regione, per il turismo e il ritorno economico di commercianti, rete alberghiera, ristoranti, negozi, luoghi del divertimento e per tutto l’indotto, ma è inaccettabile che sia declinata con riferimenti alla fluidità sessuale e di genere. Regione e istituzioni si impegnino per prevenire o anche annullare qualsiasi evento che voglia portare avanti queste tematiche, finanche a pensare di cambiare titolo alla Notte stessa». Così Simone Ortolani, referente del Circolo Territoriale dell’Emilia-Romagna di Pro Vita & Famiglia Onlus.