29/10/2016

La persona nel percorso di strutturazione dell’identità

Lo scorso fine settimana, lo psicologo, psicoterapeuta e sessuologo clinico Gilberto Gobbi ha tenuto un incontro in Trentino su temi legati alla persona: l’io sessuato, la costruzione dell’identità, la differenza tra uomini e donne, l’orientamento sessuale...

I concetti trattati sono stati dunque diversi, e tutti di primaria importanza nel cercare di comprendere la complessità – che sconfina nel mistero – di cui ogni persona è portatrice.

Proponiamo qui alcune note dell’incontro, non riviste dal relatore.

La persona è sempre un “io” sessuato, che si forma nell’intreccio tra biologia, psiche e cultura.

Nell’introdurci in questo argomento è importante chiarire che quando si parla di sessualità umana – è doveroso specificarlo, dal momento che la sessualità interessa anche gli animali – si vanno a toccare diversi argomenti, che meriterebbero trattazioni specifiche: la sessualità tra natura e cultura; le dimensioni della sessualità; i termini della discussione, tra istinto, pulsione, sesso e sessualità; gli orientamenti sessuali; la sessualità nelle diverse fasi della vita; la sessualità della e nella coppia; infine, le disfunzioni sessuali.

Oltre a questo, la sessualità umana interessa diverse discipline, proprio per la sua multi-dimensionalità: si parte dalla biologia, dalla fisiologia e dalla genetica; per passare dalla psicologia (nelle sue varie sfaccettature) e dall’etica e arrivare all’antropologia culturale, ossia un aspetto variabile nel tempo.

Oggi vediamo che è in atto una destrutturazione della sessualità, con l’ideologia gender, e un attacco alla famiglia, con le varie teorie delle cosiddette “famiglie” (omogenitoriali, ma non solo). Di fronte a tutto questo è necessario riportare in evidenza alcuni punti cardine della questione.

Innanzitutto la persona si compone, semplificando, di tre macro-dimensioni: quella fisica, quella psichica, e quella valoriale e trascendente.

Per quanto riguarda invece le tipologie di identità, si hanno:

  • l’identità propria della persona: ognuno di noi ha un valore, è un essere con dei valori
  • l’identità intesa quale sesso / genere
  • gli orientamenti sessuali: etero, omo, bi, trans – sessuale

Come si struttura l’identità di una persona? Attraverso il costante intreccio, interdipendente, tra il substrato biologico (il sesso biologico) e il substrato culturale (l’ambiente che ci circonda, con le sue parole, i suoi genti, le sue emozioni...) che ci permea fin dal momento del concepimento, quindi ancora prima della nascita. Ed è proprio unitarietà bio-psicoculturale della persona che l’ideologia gender attacca, cercando di eliminare il dato biologico in favore di quello culturale.

Nella strutturazione del progetto sessuale individuale ci sono dunque parti che possono variare e altre che sono fisse: il materiale genetico, ossia l’appartenenza all’uno o all’altro sesso, è fisso ed è un dato di realtà; le funzioni psico-sociali, ossia il modo che ognuno ha di vivere la femminilità o la mascolinità, varia (entro centri limiti, altrimenti si sconfina nelle eccezioni, che tali sono e come tali devono essere considerate) da persona a persona; infine, vi sono i ruoli maschili e femminili.

Parlando di sesso si hanno:

  • il sesso biologico. Questa è la base e da qui bisogna partire: non si può annullare questa componente perché incide sul nostro modo di guardare e di stare al mondo. Inoltre la sopravvivenza della specie passa da qui;
  • il sesso psicologico. L’identità psicosessuata è il risultato, da parte dei bambini, dei processi relazionali con il padre e con la madre, anche quando uno o l’altro non sono presenti e anche quando si ha di fronte un contesto problematico. Un bambino che cresce con due madri o due padri è deprivato di una parte di sé (maschile o femminile, che sono presenti in tutti, per arrivare alla totalità dell’io)
  • l’orientamento sessuale.

Il processo di costruzione dell’identità della persona vede un passaggio progressivo attraverso questo fasi:

  • il corpo
  • il sé corporeo
  • l’immagine inconscia del corpo
  • l’identità psicosessuale

In questo cammino della persona, la famiglia svolge un ruolo fondamentale. Infatti, nell’elaborazione del sé sessuale della persona cooperano sia la reazione individuale (unica e irripetibile), sia la famiglia di appartenenza: questo si rende evidente constatando come due fratelli non siano uguali, ma sviluppino ognuno la propria identità.

E, rispetto a questo, è importante sottolineare che la funzione materna e quella paterna sono uguali: entrambi i genitori mettono al mondo un figlio e sono chiamati ad educarlo, aiutandolo a diventare una persona adulta. Quello che cambia è il ruolo paterno e/o materno, che è assolutamente diverso e che dà un contributo diverso ai figli. Non a caso nel processo di costruzione dell’identità avvengono due dinamiche: quella di identificazione (con il genitore del proprio sesso) e quella di contrapposizione.

La differenza tra uomo e donna non deve dunque essere trasmessa come un problema: è anzi una ricchezza, che si realizza nella complementarietà.

L’importanza della funzione genitoriale e l’influenza che essa ha sulla vita (presente e futura) del proprio bambino è forse oggi misconosciuta, ma è evidente: basti sapere che nel 60-70% del nostro modo di essere ricalchiamo i nostri genitori (spesso senza rendercene conto, volenti o nolenti). In tal senso, dunque, il fatto che la persona arrivi matura e risolta in sé stessa alla responsabilità genitoriale è di fondamentale importanza.

Teresa Moro

 

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