03/11/2016

La Buona Notizia #594. In Ungheria l’aborto è in calo

Buona notizia: in Ungheria l’aborto è in diminuzione. Segno che le politiche a favore della vita e della famiglia promosse ed attuate dal governo conservatore di Viktor Orban stanno dando i loro frutti.

Abbiamo parlato numerose volte della nuova Costituzione magiara e di come gli ungheresi stiano lottando per i valori non negoziabili, contribuendo altresì alla ripresa demografica dell’Occidente.

Gli interventi che incoraggiano e sostengono le donne in stato di gravidanza, l’aiuto concreto a tutte quelle madri che, invece di abortire, scelgono di mettere al mondo il proprio figlio e magari darlo in adozione, nonché i contributi economici concessi alle famiglie hanno permesso che dal 2010 – quando Orban venne eletto la prima volta – al 2015 nel Paese l’aborto sia calato di un 23% .

Non solo. Come ha reso noto il giornale ungherese Maggyar Hirlap, nel primo trimestre del 2016 tale percentuale è scesa ancora di un 4%. Stiamo parlando di centinaia di vite innocenti che vengono salvate nonostante l’opposizione che il presidente Orban ed il suo esecutivo ricevono costantemente dall’Unione europea, alla quale non piacciono le leggi pro-life e pro-family.

Proprio l’Ungheria, nel 2011, utilizzò i fondi ricevuti dalla UE per realizzare una massiccia campagna informativa volta a scoraggiare l’aborto e a promuovere il diritto alla vita, sin dal concepimento. Nei cartelli pubblicitari diffusi compariva un bambino nell’utero che diceva alla mamma: “Capisco che ancora non sei pronta per me, però dammi in adozione. Lasciami vivere!“. Inutile ricordare che il tutto fece scandalo. La commissaria per i diritti fondamentali (sic!) della UE, Viviane Reding, rimproverò Orban perché tale campagna contraddiceva i valori europei (sic!). E chiedeva la restituzione dei fondi elargiti.

Ma l’Ungheria è finita nel mirino anche degli Stati Uniti e delle Nazioni Unite perché ostacolerebbe l’accesso all’aborto (che purtroppo, però, è ancora legale) attraverso lunghe attese.

Finora l’esecutivo magiaro ha ignorato queste indebite e criminali pressioni. E così facendo è riuscito davvero a difendere i diritti umani ed i valori più autentici della civiltà europea: ha salvato tanti bambini innocenti dalla morte.

A domani, con un’altra Buona Notizia!

Redazione

Fonte: LifeSiteNews


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