27/01/2022 di Luca Volontè

Insegnanti cristiani contro il governo inglese sul divieto delle terapie di conversione

Le proposte del governo per un ampio divieto di terapia di conversione danneggeranno i bambini che cercano sostegno. E’ questo l’allarme lanciato dall'Associazione degli insegnanti cristiani (ACT) del Regno Unito.

In una lettera al segretario all'istruzione Nadhim Zahawi, gli insegnanti cristiani hanno denunciato che i progetti attuali del governo lasciano gli insegnanti e i consulenti scolastici esposti a procedimenti penali e quindi gli stessi insegnanti saranno riluttanti nell’ impegnarsi in conversazioni con i bambini che sono confusi sulla loro identità e sessualità.

L'organizzazione ha ribadito che non dovrebbe essere un reato penale per i professionisti dell'educazione esprimere l'opinione "che Dio ha fatto gli esseri umani maschio e femmina, a sua immagine e ha riservato il sesso per il matrimonio di un uomo e una donna". La lettera, inviata in risposta alla consultazione popolare in corso sul divieto della terapia di conversione, avverte che a causa delle ampie definizioni di "consulenti" e "conversazioni" nelle proposte legislative attuali sarà "altamente probabile" che gli insegnanti cristiani saranno perseguiti per aver discusso questi argomenti anche con un solo alunno.

La lettera prosegue affermando che le proposte attuali “danneggeranno i bambini che potrebbero aver bisogno di parlare del genere/sessualità con un professionista della scuola". Specialmente penalizzati, inoltre, sarebbero quelli che, "nonostante i sentimenti di disforia" non vogliono "cambiare sesso". Questo significa inevitabilmente che i bambini rimarrebbero pericolosamente senza sostegno a causa del fatto che gli insegnanti sono impauriti per i possibili procedimenti penali".

L’ ACT ha infine ricordato al governo il suo dovere di proteggere i bambini da politiche ideologiche progressiste e aggressive, così come anche le scuole con un’etica cristiana, in particolare quelle che sostengono gli insegnamenti e la comprensione biblica della sessualità e della creazione dell'uomo come maschio e femmina. Anche queste ultime, infatti, potrebbero veder limitata fortemente la propria libertà educativa.

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