21/12/2020 di Manuela Antonacci

Il vantaggio fisico degli atleti transgender sulle atlete, in uno studio scientifico su Sports Medicine

Uno studio pubblicato in Sports Medicine ha messo in evidenza che bloccanti di testosterone assunti da transgender e per essere più precisi, da uomini che dichiarano di percepirsi come donne e pretendono di vivere come se fossero tali, in ogni ambito dell’esistenza, non diminuiscono in modo significativo la loro forza muscolare e questo darebbe loro un vantaggio notevole, durante le competizioni atletiche contro le avversarie femminili.

Dallo studio è emerso, in particolare, che gli atleti maschi, sarebbero il 10-13 % più veloci rispetto alle atlete di sesso femminile e la differenza in sport, come il bowling, il cricket o il body building, in cui è richiesta anche una notevole forza muscolare, è ancora più grande (parliamo di un’incidenza tra il 29 e il 52 %).

Ma la differenza, nelle prestazioni, diventa superiore al 20 % nel caso di sport che coinvolgono la parte superiore del corpo, secondo lo studio in questione, ad esempio il tennis, mentre nel baseball e nell’hockey, supera il 50%.

Anche il The Guardian ha fatto riferimento allo studio in questione, riportando un dato davvero significativo e cioè che quando le donne transgender sospendono il testosterone per 12 mesi, la perdita di massa magra, massa muscolare e forza è solo del 5%. Pertanto "il vantaggio muscolare di cui godono è ridotto solo minimamente quando il testosterone viene soppresso" e "di poco rilievo rispetto alle differenze di base".

I risultati sono significativi perché secondo le attuali linee guida del Comitato Olimpico Internazionale, sebbene le donne transgender siano autorizzate a competere nelle categorie sportive femminili, a condizione che riducano il loro testosterone al di sotto di 10 nmol/L per un anno, prima e durante la competizione, gli effetti in termini di prestazioni sportive non cambierebbero. E tutto questo perché il testosterone, secondo queste ricerche, risulta una sorta di “forza trainante” nella fase della pubertà, ricoprendo un ruolo essenziale nello sviluppo fisico maschile e ciò conferirebbe un vantaggio innegabile e scientificamente dimostrato ed evidente nelle competizioni sportive.

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