25/04/2020

Il Popolo della Famiglia Puglia contro dichiarazioni che incentivano il sexting

Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa di Mirco Fanizzi referente del Popolo della Famiglia Puglia, che ha commentato alcune dichiarazioni del dottor Palumbo, presentato nello stesso comunicato stampa come andrologo dell’ospedale San Giacomo di Monopoli e Presidente della commissione scientifica del Sia, il quale avrebbe parlato della pratica del sexting.




Rimaniamo molto perplessi dalle dichiarazioni rilasciate dal Dott. Palumbo, andrologo dell’ospedale San Giacomo di Monopoli, Presidente della commissione scientifica del Sia. Invece di occuparsi di infertilità, una delle cause del drammatico crollo delle nascite che la nostra società sta vivendo, si mette a fare proposte decisamente allucinanti per ovviare alla carenza di affettività in questo tempo di distanziamento sociale.

La dichiarazione “Per le coppie che vivono distanti meglio propendere per valide alternative tecnologiche affidandosi magari al sexting, cioè allo scambio di messaggi e immagini a contenuto erotico” è assolutamente inaccettabile poiché' spesso una gran parte di questi contenuti vengono caricati sulla rete all'insaputa di uno dei due partner; come si sa la pornografia non è solo un "vizietto", ma una vera e propria forma di dipendenza subdola, di cui è affetto il 23% dei giovani italiani. Nei soli ultimi 40 giorni il traffico sulle piattaforme porno è aumentato del +5000% e da alcuni report si scopre che si è avuto un incremento del +16% di video hard amatoriali caricati in rete.

I video amatoriali sono quelli prodotti non da persone che "professionalmente" (se così si può dire) svolgono tale attività, ma da gente comune, coppie o persone singole che - magari per vincere una insoddisfazione, per mania di protagonismo, o in preda a una qualche euforia - scelgono di mettere in rete la propria intimità; subito dopo aver condiviso, ci si accorge di aver dato il proprio corpo (ed anche la propria anima) letteralmente "in pasto" ad una massa indistinta di voyeur ai quali non interessa nulla dello stato d'animo, di cosa pensa, di quanto soffra quella persona che stanno "ammirando".

I dati sono inquietanti: l’Italia è al settimo posto al mondo per numero di visualizzazioni. Solo nel 2019 si è avuto un traffico pari a 95 miliardi di visualizzazioni, 40 miliardi di ricerche e sono stati caricati sulla rete 4 milioni di video hard amatoriali, dei quali 230.000 di ragazzi dai 18 ai 24 anni. Forse il dottor Palombo ha dimenticato la ragazza di cognome Cantone, morta suicida perché il suo partner aveva caricato in rete i loro video Hard, vani sono stati i tentativi di eliminarli, la rete non dimentica. Il video infatti era ai primi posti per numero di visualizzazione e nelle ricerche a livello europeo, terzo rispetto a quelli del noto attore Rocco Siffredi.

Farebbe bene il dottore a informare la popolazione dell’aumento spropositato del consumo della pillola blu tra i giovani (ai quali non dovrebbe nemmeno essere necessaria) a causa di problemi derivanti durante il rapporto sessuale proprio a causa della pornografia. Non lo dicono, ma molti ragazzi sono a rischio di impotenza legato a queste pratiche, perché più si alza il livello di trasgressione e di dopamina anche se virtuale, e più nulla accontenta. Il consumo di pornografia, a lungo andare, rende sessualmente impotenti.

Le dichiarazioni rilasciate ci lasciano davvero sbigottiti, facciamo bene noi del PdF a richiedere al Governo delle misure serie di intervento, così come hanno fatto altri Stati, perché la pornografia in una gran fetta di persone produce dipendenza così come avviene per Alcol, droga e ludopatia .Una dipendenza aggressiva, accessibile e anonima che non lascia scampo.

di Mirco Fanizzi

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