30/08/2020

Il dolore, il degrado, il riscatto

Che tipo di persone sono i drag queen che in America leggono fiabe gay ai bambini nelle biblioteche pubbliche e in Italia intrattengono i ragazzini negli eventi legati ai gay pride? Proponiamo ai nostri Lettori la testimonianza di un ex drag queen, Kevin Whitt, pubblicata nel numero 78 di Notizie Pro Vita & Famiglia, esternando la nostra solidarietà a Kevin che ora è stato ferocemente preso di mira dalla Gaystapo. 



 Premessa 

È politicamente molto scorretto riferirsi con articoli e pronomi maschili “ai” drag queen. Sarà probabilmente considerato provocatorio dai più. Se passa la pdl Zan sarà reato. I nostri Lettori, però, comprenderanno che questi “esercizi lessicali” sono molto importanti per rinforzare le nostre difese immunitarie dal lavaggio del cervello che subiamo ormai da decenni. Quanti di noi usano ormai espressioni come “figli di due mamme” o “figli di due papà”, quando sappiamo benissimo che due maschi e due femmine non possono avere figli? Quanti parlano di “interruzione di gravidanza”, quando si dovrebbe dire “interruzione di bambino”? Quindi, per amore di verità e in ossequio alla realtà, per noi chi nasce maschio è un “lui”, anche se si traveste e si atteggia da femmina.

 

"Sono stato omosessuale, transessuale, drag queen e mi sono prostituito per 20 anni. Ero solito esibirmi in spettacoli di varietà con le stesse persone che intrattengono i bambini nelle biblioteche di questa città (Dallas, nel Texas, n.d.T.).

Cinque anni e mezzo fa ho incontrato Gesù, che mi ha liberato. Da allora la mia vita è cambiata in meglio, sono felice, sono molto più felice di quanto non sia mai stato.

Oggi dirigo la sezione di Mass Resistance di Dallas e aiuto i genitori a opporsi alle drag queen Story Hours che vengono organizzate nelle biblioteche pubbliche e nelle grandi librerie.

La maggior parte delle persone non è consapevole del trauma interiore e del dolore con cui convivono queste persone. Essere un drag queen fa parte di uno stile di vita molto autodistruttivo...Vivevo costantemente in depressione. Ero un alcolizzato. Ho avuto rapporti omoerotici con uomini di ogni genere: ho avuto anche cinque partner diversi in un solo giorno. Ero un pervertito.

Sono stato molestato e violentato da bambino: la maggior parte dei transessuali, dei drag queen e degli omosessuali che conosco e che ho incontrato, sono stati abusati o molestati sessualmente oppure sono stati trascurati emotivamente dal padre. Questa è la principale causa che porta le persone a condurre una vita così. 

Gli psicologi hanno accentuato il problema

È scioccante il modo in cui gli ordini professionali che operano nel campo della psiche umana (medici e psicologi) anni fa abbiano ceduto alle istanze del movimento Lgbt, sacrificando la loro missione, cioè l’aiuto concreto ed effettivo alle persone in sofferenza, a favore del “politicamente corretto”. La punta estrema di questo scandalo sono le leggi che pongono il divieto di intraprendere terapie riparative per chi soffre a causa delle proprie tendenze sessuali, leggi sponsorizzate in tutti i Paesi dall’attivismo Lgbt. I professionisti – per legge – possono solo aiutare le persone "affermare" quelle tendenze (che portano a un comportamento auto-distruttivo) e devono guardarsi bene dal voler risalire alle cause per trattarle e risolverle.

Io stesso sono andato dai “terapisti di genere” quando ero più giovane. Ogni volta che dicevo loro che ero stato violentato e molestato [da bambino], loro rispondevano: «Oh, dovresti solo essere una donna!». Cercavo aiuto, ma tutto ciò che mi è stato dato è stata l'affermazione della mia omosessualità e transessualità.

Alla fine è stato Gesù che mi ha salvato. Oggi partecipo ai Gay Pride in tutto il Texas per diffondere la Parola di Dio tra i partecipanti."

Kevin Whitt

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