Buone notizie sul fronte gender vengono dalla Svizzera. Sembrerà incredibile, ma a quanto pare è proprio così.
Matchman news ci informa che il mese scorso il Cantone di Berna ha bandito la teoria gender dalle scuole.
Il Gran Consiglio della regione ha infatti approvato una mozione presentata da Daniel Beutler, portavoce nel parlamento locale del partito conservatore di ispirazione cristiana UDF (Unione Democratica Federale), con la quale chiedeva di eliminare tutti i temi legati alla “prospettiva gender” dalle strategie formative del 2016, estromettendo pertanto qualsiasi riferimento a questi argomenti sia dai programmi scolastici che da quelli di formazione per i docenti (qui il testo: al n. 9 l’emendamento di Beutler).
La mozione è stata approvata anche grazie al sostegno della destra (UDC) e dei liberali (PLR).
«Il gender non ha niente a che vedere con la programmazione scolastica» ha affermato Daniel Beutler. «Questo termine promuove l’idea secondo cui il sesso di una persona sia un fatto culturale e di conseguenza possa essere influenzato» ha continuato il firmatario della mozione, sottolineando come dietro la teoria gender vi sia l’ideologia e non una base scientifica.
Rispondendo inoltre a quanti sostengono che tale prospettiva agevoli le pari opportunità, Beutler ha specificato che per favorire l’uguaglianza di opportunità per ambedue i sessi non si deve far ricorso necessariamente al gender. In effetti, permettere ad una ragazza, com’è giusto che sia, di lavorare e magari diventare ingegnere, non ha nulla a che vedere con l’assunto secondo cui il dato biologico non definisce l’identità di una persona e che quindi l’importante è solo la percezione che ciascuno ha di se stesso... Certi stereotipi di genere vanno combattuti, e la Svizzera non è certo un Paese “arretrato” da questo punto di vista. Altra cosa invece è insegnare ai bambini che si può scegliere se essere maschio, femmina o chissà cos’altro (decine di generi diversi...).
Cosa accadrà in futuro non lo sappiamo. Purtroppo spesso certe buone notizie vengono prontamente ribaltate. Per il momento però il dato è uno e per noi molto positivo: nel Cantone di Berna a scuola non ricorreranno alla “prospettiva gender”. Pertanto si continuerà a dire che si nasce e si è maschio o femmina. E magari che solo da maschio e femmina possono nascere dei figli... Precisione svizzera!
Redazione