Dal 8 al 10 novembre Guayaquil, Ecuador, ha ospitato il Congresso Internazionale Pro Vita Ecuador 2013, con la partecipazione di importanti personalità di tutto il mondo che difendono i valori della vita e della famiglia.
Di particolare interesse è stato l’intervento di Ignacio Arsuaga, presidente di Hazte Oir, una comunità spagnola di cittadini che promuovono e difendono la dignità della vita, che ha espresso la sua preoccupazione per un mondo che aderisce sempre di più alla cultura della morte.
Nel suo discorso ha annunciato che lo scopo della battaglia pro vita è quello di “difendere e comunicare la verità“, battaglia che va combattuta contro “organizzazioni pubbliche e private che duramente si impegnano per imporre l’aborto, il matrimonio omosessuale e l’indottrinamento dei bambini usando le armi illegali della violenza verbale ed intellettuale, della squalifica personale, della manipolazione e della menzogna”.
Ha continuato con una aperta denuncia all’attuale situazione del suo paese, la Spagna, nella quale dopo la legislazione di Jose Luis Rodriguez Zapatero dilaga la cultura contro la vita e contro la famiglia.
Tra le numerose leggi e proposte di Zapatero possiamo ricordare la legge che consente il divorzio rapido, il matrimonio omosessuale, il diritto all’aborto anche a 16 anni senza il consenso o all’insaputa del genitore.
Inoltre l’ex presidente socialista ha imposto nelle scuole private e pubbliche l’educazione alla cittadinanza, in cui i bambini sono “educati” all’ideologia del gender, al positivismo giuridico e al relativismo.
Tuttavia, Arsuaga ha riconosciuto che “Zapatero ha realizzato qualcosa di molto importante, ha mobilitato milioni di cittadini spagnoli che dormivano, che sostenevano essere contro l’aborto, contro i matrimoni gay ma non facevano niente. Molti cittadini sono usciti in piazza, hanno parlato con amici e vicini proprio perché avevano intuito la pericolosità del progetto di Zapatero... Questo ci ha costretto ad aggiornarci e a vigilare”.
Arsuaga sostiene che le leggi contro la vita e la famiglia di Zapatero hanno influenzato in modo negativo la società spagnola, in quanto la legge ha anche un effetto educativo. Infatti quella sul divorzio rapido e sul matrimonio omosessuale ha moltiplicato il numero di separazioni in Spagna. La legge sull’aborto ha aumentato il numero di aborti: dal momento in cui è entrata in vigore (anno 2011) ci sono stati più di 120 mila aborti, 327 ogni giorno”
“Questa è una vera tragedia davanti alla quale nessuno può rimanere indifferente “.
Egli ha anche ricordato che “la Spagna è tra i paesi con un bassissimo tasso di natalità: “Siamo a 1.2 , e questo significa che, se il tasso di sostituzione della popolazione è 2.1 , in 20 anni in Spagna ci saranno più anziani che persone che lavorano: questo è un problema per la società”
“Bisogna comunicare, aprire gli occhi e spiegare ai nostri compagni pro-vita che cosa c’è dietro all’imposizione globale dell’aborto e della cultura della morte. Perché in realtà ci sono interessi economici e ci sono vecchie ideologie come quelle del neo- malthusianismo, che dicono che ci sono troppe persone sulla terra e si deve ridurre tale numero “.
Infine ha spiegato la missione di Hazte Oir: “E‘ coinvolta in politica, viene dalla società civile, e sta cercando di influenzare le persone che prendono decisioni nella sfera pubblica, nel regno della legge , in materia di decisioni politiche, questa è la nostra vocazione”.
Traduzione a cura di Carmen Fiore
Clicca qui per leggere l’articolo originale pubblicato da Aciprensa in lingua spagnola
Fonte: Aciprensa