24/09/2015

Gender – Un’altra mozione pro famiglia: a Trieste

In varie regioni in molti si stanno mobilitando affinché nelle scuole non venga introdotta la teoria del “gender”.

Negli ultimi giorni anche in Trentino il “ddl omofobia” ha subito uno stop, ora in Friuli Venezia Giulia si mobilitano alcuni consiglieri regionali.

E’ stata presentata una mozione, firmata dai consiglieri Luca Ciriani (FdI) e Barbara Zilli (LN) che spiegano : ” Non è solo perché non venga introdotta la teoria “gender” ma anche affinché venga rispettato il ruolo della famiglia e perch vengano sempre coinvolti i genitori e i loro enti rappresentanti nei progetti educativi riguardanti affettività e sessualità.”

Sembra essere l’ennesima presa di coscienza di cosa si nasconda realmente dietro l’educazione alla identità di genere” o il presunto problema del bullismo omofobico: spesso le lezioni sono tenute da persone che vanno ben aldilà delle giuste premesse e propagandano alle fasce più deboli della popolazione la cosiddetta teoria “gender” in base alla quale, in sintesi,  il sesso non è una cosa determinata biologicamente ma una costrizione culturale.

Considerato che “oggi più che mai ci troviamo di fronte a un’emergenza educativa – si legge nella mozione – in particolare per quanto riguarda tematiche relative all’affettività, in alcuni casi, purtroppo, questa è diventata sinonimo di educazione alla genitalità, priva di riferimenti etici e morali, discriminante per la famiglia fatta da uomo e donna”.

Dalla mozione emerge chiara la volontà si salvaguardare la famiglia tradizionale e si ribadisce che la famiglia composta da un uomo e una donna non deve essere assolutamente vista come uno stereotipo da superare.

“Riconoscere la diversità tra uomo e donna non significa discriminare – dice ancora la mozione – il vero e principio dell’eguaglianza non nega l’esistenza delle differenze, non le azzera, ma le accoglie e le valorizza in quanto portatrici di ricchezza e complementarietà”.

I consiglieri ritengono inoltre auspicabile che nelle scuole si insegni il rispetto e l’accettazione della diversità, per contrastare tematiche come l’omofobia, ma queste competenze, data la delicatezza del tema, dovrebbero rimanere in capo alle famiglie o comunque strettamente concordate con queste ultime.

Il rischio, terminano i consiglieri, è quello che vengano insegnate nelle suole teorie, come quella di genere, che altro non farebbero che mandare in confusione bambini e ragazzi sulla loro identità sessuale.

L.T.

Fonte: http://www.triesteprima.it/politica/ciriani-zilli-mozione-anti-gender-scuole-20-settembre-2015.html

 

DIFENDIAMO I BAMBINI E LA FAMIGLIA DALLA LEGGE CIRINNA’

 

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